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La deforestazione dell’Amazzonia: rischi e pericoli. Il punto nella Giornata internazionale delle foreste

Pubblicato: 21/03/2022 10:57

In occasione della Giornata Internazionale delle foreste, affrontiamo il delicato e preoccupante tema della deforestazione dell’Amazzonia; fenomeno iniziato negli anni ’40 e attualmente divenuto piuttosto preoccupante per la salute dell’intero pianeta Terra. La superficie dell’Amazzonia è davvero notevole, basti pensare che coincide con quella di ben nove paesi del Sud America. Essa rappresenta un immenso patrimonio di biodiversità grazie alle temperature alte e costanti e all’elevata percentuale di umidità data dalle frequenti ed abbondanti piogge. La sua deforestazione ha molteplici cause, tra queste l’allevamento intensivo ed alcune pratiche agricole volte alla produzione di soia ed olio di palma.

Gli ultimi dati sulla deforestazione dell’Amazzonia

I dati relativi alla deforestazione dell’Amazzonia nel mese di Gennaio 2022 sono davvero allarmanti. Sono stati abbattuti alberi per una superficie equivalente a 7 volte la città di Manhattan, 430 km2. Negli anni, il Presidente Bolsonaro ha adottato una linea mirata all’indebolimento delle politiche ambientali. Diventa quindi sempre più semplice abbattere alberi e lasciare spazio al lavoro degli allevatori. Bolsonaro si era detto desideroso di bloccare la deforestazione entro il 2030, questi dati rivelano una forte incoerenza tra propositi e fatti. Confrontandoli con i numeri di Gennaio 2021 questi appaiono quintuplicati e sono i più alti dal 2015.

Amazzonia: un patrimonio inestimabile da salvaguardare

La foresta Amazzonica rappresenta un vero e proprio polmone verde in grado di assorbire tonnellate di carbonio e di garantire l’equilibrio climatico. La  foresta pluviale detiene il 20% delle risorse idriche del pianeta ed è habitat di circa 60.000 varietà di piante oltre che di numerose specie animali. La sua vegetazione è uno strumento essenziale per ridurre le emissioni nocive dell’atmosfera, limitando l’evolversi dei cambiamenti climatici grazie alla produzione di ossigeno. La deforestazione potrebbe portare ad un inaridimento capace di trasformare la foresta in una savana. Intuiamo quindi che proteggere questi luoghi significa preservare l’intero pianeta prima che i cambiamenti divengano totalmente irreversibili.

Lo “slash and burn”: deforestazione ed incendi

Un altro aspetto estremamente affascinante della foresta è la sua struttura stratificata. Sono presenti ben cinque strati, ciascuno dei quali ospita diversi habitat e diverse specie, questi sono: il suolo, gli arbusti, i tronchi e i rizomi, la volta delle fronde e lo strato emergente. Quest’ultimo è composto da alberi alti fino a 70 metri, in grado di resistere al calore del Sole e alla forza del vento. La tecnica “slash and burn” (taglia e brucia) procede ettaro dopo ettaro eliminando tutto indistintamente e dando vita ad infiniti focolai che ovviamente sfuggono in breve tempo al controllo dell’uomo.

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2022 10:58