Nelle scorse ore è stata segnalata un’importante fuga di ammoniaca da un impianto chimico a Sumy, in Ucraina. Al momento l’estensione e la causa dell’incidente non sono ancora state chiarite ma la preoccupazione è alta, vista la pericolosità dell’area coinvolta. La struttura coinvolta nel raid aereo produce una gamma di fertilizzanti chimici.
Intanto c’è attesa per la telefonata prevista per la giornata di oggi tra il Presidente degli Stati Uniti Biden e i leader Europei tra i quali anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Fuga di ammoniaca da un impianto chimico a Sumy
A denunciare una pericolosa fuga di ammoniaca da un impianto chimico dell’Oblast di Sumy, è stato Dmytro Zhyvytsky; svelando che l’ammoniaca sarebbe fuoriuscita dall’impianto Sumykhimprom a seguito di un attacco aereo russo. Inoltre, sembra che la zona intorno alla struttura sarebbe stata occupata da forze di occupazione russe.
Al momento sull’effettività dei danni ci sarebbero solo stime; l’area colpita sarebbe di circa 2,5km dal sito, compresi i villaggi di Novoselytsya e Verkhnya Syrovatka.
Nessuna minaccia per i residenti della città di Sumy
Sempre secondo le prime informazioni, la città di Sumy non sarebbe a rischio, anche se le autorità hanno consigliato ai residenti di rifugiarsi sottoterra, andare nei bagni e aprire le docce con spray sottile, respirare attraverso una benda umida (possibilmente con una soluzione di acido acetico o citrico al 5%) e simili, se si avverte il sentore dell’ammoniaca.
Preoccupazione per la presenza di ammoniaca nell’aria
L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 4.30 del mattino, secondo quanto riferito da Reuters l’estensione potrebbe arrivare ad un raggio di 5km e si tratta di una zona molto pericolosa.
A preoccupare maggiormente le autorità è il rischio della presenza di ammoniaca nell’aria. “L‘ammoniaca è più leggera dell’aria“, ha detto Zhyvytsky in un messaggio Telegram “Quindi rifugi, scantinati e piani inferiori dovrebbero essere utilizzati per la protezione“.