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Bambini in attesa di adozione o adottati da famiglie italiane bloccati in Ucraina per colpa della guerra

Pubblicato: 24/03/2022 14:37

Tra gli orrori della guerra in Ucraina c’è anche quello che stanno vivendo i bambini, non solo quelli che sono stati costretti a lasciare i genitori per andare in un posto sicuro, non solo a Leopoli ma anche oltre i confini. Ci sono poi i bambini degli orfanotrofi, in attesa di adozione o già adottati, in alcuni casi, da famiglie italiane che sono rimasti bloccati sotto le bombe.

La guerra in Ucraina ha causato una situazione “Mai vista” prima, come ha spiegato il portavoce dell’Unicef James Elder, fin dall’inizio del conflitto almeno un bambino su due è stato sfollato. “È una situazione che non abbiamo mai visto prima, non a memoria d’uomo, ed è quasi impossibile da affrontare“, ha detto alla CNN, una crisi per la protezione dei più piccoli.

Bambini ucraini bloccati negli orfanotrofi per colpa della guerra

A raccontare il dramma delle famiglie italiane che hanno adottato dei bambini in Ucraina, e a causa della guerra sono ancora in attesa di poter portare in Italia i loro bambini, è stato un servizio delle Iene di Giulio Golia, andato in onda il 23 marzo.

Si tratta di famiglie che avevano completato l’iter, conosciuto i bambini, e in attesa dell’ultima udienza che gli avrebbe permesso di portarli in Italia, ma l’insorgere del conflitto ha bloccato tutto. Alcune delle famiglie intervistate dal programma di Mediaset hanno raccontato: “Ti rendi conto cosa vuol dire andare a dormire e sapere che tuo figlio è sotto le bombe?” e ancora “A noi mancava solo la firma del tribunale di Kiev e ora non sappiamo cosa succederà”.

“Ci mancavano gli ultimi cento metri noi ci sentiamo già genitori di questi bambini. Il percorso è stato lungo e difficile, durato quattro anni” ha raccontato ancora un’altra coppia. La difficoltà maggiore è data dai bombardamenti che hanno distrutto molte strutture pubbliche, come i tribunali, e questo porta ad un drastico rallentamento delle pratiche. Le famiglie, pur avendo già instaurato un legame con questi bambini, non possono assolutamente andare a prenderli finché non completano la procedura. Al momento il governo ucraino si è messo all’opera per trasferire i piccoli in Polonia appoggiandosi a diverse associazioni benefiche, che stanno cercando di far mantenere i contatti tra i bambini e le famiglie adottive.

Una soluzione, ha spiegato a Le Iene Linda Marmetto, responsabile ufficio adozioni e servizi alla famiglia di Ciea sarebbe “quella di cercare di avere sentenze online. Secondo noi sarebbe fattibile ottenere queste sentenze via web“.

I bambini ancora una volta principali vittime della guerra

La guerra in Ucraina ha posto nuovamente l’attenzione sul tema dei bambini e della guerra. Secondo un rapporto stimato dall’Unicef la situazione sta mettendo a rischio la possibilità di proteggerli. Catherine Russell, direttrice di Unicef, ha reso noto che in Ucraina i bambini non sono al sicuro “Niente è al sicuro dagli attacchi e nulla è sacro. Scuole, asili, orfanotrofi, ospedali di maternità, sistemi idrici, centrali elettrice, teatri.  Ora ordigni inesplosi e mine disseminano le comunità dove i bambini giocavano e andavano a scuola”.

Sono decine i bambini rimasti uccisi, al 21 marzo secondo i dati di OHCHR sono almeno 64 ma si tratta di un numero destinato a crescere. I bambini in Ucraina senza accesso ad acqua potabile o accesso ai servizi igienico sanitari sono milioni e, ai problemi già citati, si aggiungono anche quelli senza cibo e allontanati dalla scuola. Ad ora l’Unicef si è operato per inviare almeno 85 camion contenenti 858 tonnellate di aiuti per i bambini e le loro famiglie, ma l’emergenza cresce.