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Zelensky alla Nato: “Guerra lampo fallita, servono aerei”. La risposta dell’Alleanza al presidente dell’Ucraina

Pubblicato: 24/03/2022 09:48

Kiev torna a bussare alle porte della Nato, stavolta non per chiedere la no-fly zone (istanza che resta comunque sul tavolo nonostante il ripetuto ‘no’ degli alleati). È il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che lo sottolinea in un videomessaggio notturno all’Occidente, a rilanciare la necessità di un passo in più per fermare l’aggressione della Russia: la mossa più utile per l’Ucraina, secondo il suo leader, sarebbe quella di avere armi offensive e soprattutto aerei. A stretto giro arriva la risposta dell’Alleanza, a una manciata di ore dal vertice sulla guerra in corso.

Zelensky alla Nato: “Guerra lampo fallita, servono aerei

La guerra lampo di Putin è fallita, servono aerei“. Così il presidente Zelensky, nella prima intervista a un quotidiano italiano rilasciata a Repubblica, lancia la sua richiesta alla Nato a ridosso dell’atteso vertice in cui è previsto un intervento di Joe Biden.

Dopo aver incassato il no dell’Alleanza in merito all’ipotesi di istituire una no-fly zone sui cieli ucraini, il pressing per ottenere un’azione ancora più incisiva dell’Occidente non allenta la presa. Nel corso di un videomessaggio notturno al suo Paese e all’Europa, Zelensky ha ribadito i concetti espressi a più riprese nei suoi interventi presso i vari governi occidentali: “Tutti dobbiamo fermare la Russia. Il mondo deve fermare la guerra. Ringrazio tutti coloro che agiscono a sostegno dell’Ucraina. A sostegno della libertà. Ma la guerra continua. Continuano gli atti di terrore contro persone pacifiche“.

La risposta della Nato alla richiesta ucraina

Gli alleati Nato hanno risposto a stretto giro alla nuova richiesta dell’Ucraina, anche in questo caso con un rigetto sostanziale sintetizzato dal segretario generale Jens Stoltenberg. L’Alleanza atlantica, ha precisato quest’ultimo questa mattina in replica a Zelensky, “sta fornendo molti diversi tipi di aiuti” per fermare Vladimir Putin, ma “abbiamo anche chiarito che non manderemo soldati Nato sul terreno, né aerei Nato nei cieli“.

Questo il passaggio chiave emerso a poche ore dall’atteso vertice dei capi di Stato e di governo previsto per la giornata odierna a Bruxelles. La Nato non intende avviare azioni che possano “allargare il conflitto oltre l’Ucraina” e far precipitare il mondo nell’abisso di una terza guerra mondiale.