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Gli USA accusano la Russia di aver commesso “crimini di guerra in Ucraina”. Mosca espelle diplomatici americani

Pubblicato: 23/03/2022 21:15

Sempre più tesi i rapporti diplomatici tra la Russia e l’Occidente, alla vigilia del viaggio del presidente Joe Biden a Bruxelles. Il Segretario di Stato Antony Blinken ha dichiarato in un comunicato che Mosca si è resa responsabile di crimini di guerra. Il Cremlino ha dichiarato che eseguirà l’espulsione di diplomatici statunitensi dal Paese a seguito dell’allontanamento diversi membri russi dalla missione permanente delle Nazioni Unite.

USA, Blinken: “La Russia colpevole di crimini di guerra” in Ucraina

Per il governo degli Stati Uniti non ci sono dubbi sul fatto che Mosca abbia commesso dei crimini di guerra in Ucraina, legati agli attacchi indiscriminati contro i civili, oltre all’uso di armi non concesse dalle Convezioni internazionali. Antony Blinken, Segretario di Stato di Biden, ha dichiarato in un comunicato: “Oggi posso annunciare che, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, il governo degli Stati Uniti ritiene che le forze di Putin abbiano commesso crimini di guerra in Ucraina. Come ogni presunto crimine, una Corte di giustizia con giurisdizione è in definitiva responsabile per determinale la condotta criminale in casi specifici“.

Il governo degli Stati Uniti, continua Blinken, “continuerà a tenere traccia di segnalazioni di crimini di guerra e condividerà le informazioni che raccogliamo con alleati, partner e istituzioni e organizzazioni internazionali, a seconda dei casi. Ci impegniamo a perseguire la responsabilità utilizzando tutti gli strumenti disponibili, comprese le azioni penali“.

La pressione diplomatica e le mosse degli Stati Uniti contro Mosca

Precedentemente, sia il Segretario di Stato che il presidente Biden avevano espresso la loro convinzione in merito ai crimini di guerra condotti dalla Russia solo a titolo personale. Le esternazioni ufficiali di oggi fanno un passo avanti rispetto alla cautela adottata finora dall’amministrazione americana, che ha perorato l’espulsione di 12 diplomatici russi dalla missione permanente delle Nazioni Unite.

Domani, inoltre, il presidente Biden arriverà in Europa, dove parteciperà alla riunione NATO, in cui si discuterà di rafforzare la difesa degli alleati, e al G7, dove si studierà probabilmente un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Il presidente sarà inoltre ospite del Consiglio d’Europa con i 27 capi di governo europei.

Gli Stati Uniti, dall’inizio del conflitto, hanno rifornito l’Ucraina di migliaia di armi per combattere l’invasione, dai missili anticarro Stinger ai giubbotti antiproiettile, per un valore stimato dal New York Times in 3,5 miliardi di dollari. In totale, ammonta a 13.6 miliardi di dollari la spesa autorizzata dal Congresso per la guerra in Ucraina, suddivisa, oltre che per le provviste militari, anche in aiuti umanitari, supporto dell’intelligence e sanzioni.

La Russia espelle i diplomatici statunitensi

Come rende noto Interfax, Mosca ha deciso di espellere alcuni diplomatici americani, anche se non è stato ancora reso noto il numero esatto. “Il 23 marzo un elenco dei diplomatici americani dichiarati ‘persona non grata’ è stato consegnato al responsabile della missione diplomatica americana che è stato convocato dal ministero degli Esteri” russo, fa sapere una nota il ministero.

Mosca sta rispondendo alle crescenti pressioni specialmente in materia economica, come dimostra la decisione di Putin di vendere il gas russo esclusivamente in rubli dopo l’annuncio di nuove sanzioni.