Durante il summit straordinario dell’alleanza atlantica è stato deciso di aumentare gli aiuti all’Ucraina sia sul fronte degli armamenti sia su quello degli aiuti umanitari. Gli alleati hanno anche deciso di impegnarsi ulteriormente nel rafforzare le difese contro le minacce chimiche e nucleari.
Intanto è grave il bilancio di un raid in cui sono rimasti coinvolti dei civili a Kharkiv; l’attacco è avvenuto con dei missili Kalibr uccidendo 15 persone.
Gli alleati aiuteranno l’Ucraina: la decisione della NATO
“Gli alleati oggi hanno deciso di fornire più assistenza all’Ucraina, anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti carro, difese anti missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci. Gli alleati poi assisteranno l’Ucraina con aiuti finanziari e umanitari” queste le parole del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg al termine del summit straordinario della NATO.
Nelle ultime ore inoltre, i vertici del G7 hanno fatto sapere di star valutando di ridimensionare il ruolo della Russia all’interno delle organizzazioni internazionali, lo stesso Presidente Biden ha avanzato la possibilità di escludere la Russia dal G20.
La NATO pronta a rispondere alle minacce
Sempre durante il summit sono state decise proposte difensive; sempre Stoltenberg ha reso noto tramite il comunicato diffuso al termine del summit: “Miglioreremo la nostra preparazione e prontezza per le minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari”. Anche l’assistenza a Kiev prevederà l’invio di armi anti-carro e difese anti-missili e droni.
Solo poche ore prima lo stesso Zelensky le aveva richieste a gran voce, affermando: “L’esercito ucraino resiste da un mese. Ed è da un mese che ripeto la stessa cosa. Per salvare le persone e le nostre città, l’Ucraina ha bisogno di assistenza militare senza restrizioni. Come senza restrizioni la Russia usa tutto il suo arsenale contro di noi”.
Plaude il Presidente Biden: “Accolgo con favore l’impegno degli alleati per fornire supporto difensivo all’Ucraina” e poi “Insieme stiamo cercando di identificare altre attrezzature, inclusi i sistemi di difesa antiaerea, da fornire a Kiev”.