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Sanzioni contro la Russia, in arrivo nuove restrizioni per i Paesi “ostili”: l’annuncio del Cremlino

Pubblicato: 29/03/2022 09:59

Proseguono le contromisure russe nei confronti dei Paesi considerati “ostili”. Dopo la decisione di accettare soltanto pagamenti in rubli per l’importazione di gas, spunta un’altra restrizione decisa dal Cremlino. Di cosa si tratta e chi sono i soggetti colpiti.

Russia, nuove restrizioni per i Paesi “ostili”: limitati gli ingressi e l’emissione dei visti

L’annuncio di nuovi provvedimenti contro tutti quegli Stati che la Russia ha reputato “ostili” arriva dal Ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Il governo russo sarebbe impegnato nell’elaborazione di una bozza di documento, in attesa del Decreto presidenziale che renderà effettiva la nuova restrizione che interesserà numerosi Paesi tra cui l’Italia. La Russia intende infatti introdurre restrizioni all’emissione di visti per tutti i cittadini provenienti dagli Stati “ostili”. La lista di questi Paesi è stata stilata in data 7 marzo dal governo russo e comprende i membri dell’Unione Europea (tra cui l’Italia), gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Svizzera, ma anche Giappone, Canada, Corea del Sud e altri ancora. Quando il Decreto entrerà in vigore, i cittadini residenti in questi Stati dovrebbero vedere negato il loro accesso in territorio russo.

Quali sono gli Stati “ostili” alla Russia e perché sono colpiti dalle restrizioni

La limitazione dei visti e il recente annuncio di Vladimir Putin di esigere soltanto pagamenti in rubli sono alcuni dei provvedimenti adottati da Mosca in seguito alle pesanti sanzioni che hanno colpito la Russia e i suoi oligarchi. Secondo Lavrov, si tratta di una guerra “ibrida” che avrebbe lo scopo di intaccare l’economia della Russia, minandone la stabilità politica e relegandola ai margini del panorama internazionale. La definizione di Paesi ostili comprende tutti quelli che hanno intrapreso “azioni ostili contro la Russia, le aziende russe e i cittadini russi”. Contro le persone che sono “coinvolte in violazioni dei diritti umani fondamentali e delle libertà, dei diritti e delle libertà dei cittadini della Federazione Russa”, inoltre, Lavrov ha precisato che dal 15 marzo sono attivi ulteriori emendamenti alla legge federale che consentono di applicare le misure restrittive.