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Gas dalla Russia, pagamento in rubli “inaccettabile” per il G7: la possibile reazione di Mosca

Pubblicato: 28/03/2022 16:25

Non si è fatta attendere la replica del G7 all’annuncio del presidente russo Vladimir Putin relativo al pagamento in soli rubli del gas di Mosca. Ecco qual è la posizione espressa dal G7 e in cosa consistono le richieste avanzate dalla Russia.

Gas dalla Russia in rubli, la richiesta di Vladimir Putin “non è accettabile

Il presidente russo Vladimir Putin ha comunicato la data entro la quale accetterà soltanto pagamenti in rubli per le forniture di gas dalla Russia. Oltre il 31 marzo, secondo quanto annunciato dal Cremlino, non saranno più accettati dollari oppure euro. Pochi minuti fa, gli Stati del G7 hanno bollato come “inaccettabile” la richiesta di Mosca. In una dichiarazione rilasciata direttamente da Berlino, il Ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha precisato che “Le principali economie mondiali rifiutano le richieste russe di pagare in rubli il gas importato“. Habeck ha presieduto la riunione virtuale con gli altri Ministri degli Stati membri del G7, in cui è emerso che la richiesta di pagamenti in rubli sia “una chiara e unilaterale violazione dei contratti esistenti“. Per questo motivo, “il pagamento in rubli non è accettabile”.

Quale potrebbe essere la contromossa della Russia se l’Europa rifiuta il pagamento in rubli

Una linea simile a quella espressa dal Ministro Habeck era stata preannunciata dal premier Mario Draghi in seguito al Consiglio Europeo di venerdì scorso, che tra i vari temi ha affrontato anche l’indipendenza dal gas russo. In seguito all’annuncio del presidente Putin, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che, se l’Unione Europea e gli altri “Paesi ostili” dovessero rifiutare l’imposizione del pagamento in rubli, “non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione”. A riportare le parole di Peskov è l’agenzia russa Tass. Non sarebbero emersi altri dettagli su eventuali conseguenze e contromisure, ma il portavoce ha precisato che simili “problemi dovrebbero essere risolti man mano che si sviluppano“. Nel frattempo, Vladimir Putin ha già dato disposizioni affinché il governo, la Banca Centrale russa e Gazprom si adeguino alle nuove richieste di pagamento.