La blogger Marianna Podgurskaya è diventata un simbolo della guerra in Ucraina dopo essere stata fotografata mentre stava fuggendo dall’ospedale pediatrico di Mariupol, colpito dalle bombe russe. Ora si torna a parlare di lei e del mistero che avvolge il luogo in cui si trova.
Ragazza simbolo del bombardamento su Mariupol, si teme un possibile rapimento dei russi
La notizia del bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol ha fatto il giro del mondo attraverso due fotografie che hanno colto la gravità e la drammaticità di quell’attacco, scattate dal collaboratore dell’Associated Press Evgeniy Maloletka. La prima ritrae la blogger Marianna mentre fugge da ciò che resta della struttura, con il pancione e il volto insanguinato. La seconda ha come protagonista una donna distesa su una barella mentre si stringe il pancione con le mani, una madre che sarebbe morta per le gravi fratture riportate al bacino in seguito al bombardamento. Ora, i media ucraini e russi forniscono versioni diverse sul luogo in cui si troverebbe Marianna, assieme alla sua bambina nata poco dopo il bombardamento, e sul video che la vede raccontare l’attacco militare all’ospedale, forse girato in territorio russo.
Dove si trova Marianna, la blogger simbolo del bombardamento su Mariupol
Secondo il giornale ucraino online Obozrevatel, Marianna sarebbe impossibilitata a tornare nel territorio del suo Paese. In particolare, si ipotizza che la blogger possa trovarsi in una zona sotto il controllo dei filo-russi, oppure che sia tra i cittadini condotti in Russia e quindi impossibilitati a rientrare in Ucraina. Sulla sorte di Marianna sembra esserci una sola certezza: è stato diffuso un suo video in cui la ragazza rievoca i terribili momenti del bombardamento sull’ospedale di Mariupol. In questo video, che presenterebbe alcuni tagli, Marianna non farebbe menzione delle bombe ma soltanto di proiettili. Inoltre, parlerebbe della presenza di militari ucraini e di fotoreporter americani, dunque non menzionerebbe la responsabilità russa nell’attacco. Il bombardamento, infatti, in un primo momento era stato rivendicato dalle forze russe, spiegando che l’ospedale era in realtà un covo del battaglione Azov e che non erano presenti civili al suo interno. Mosca aveva addirittura accusato la blogger di essere un’attrice truccata in modo da sembrare ferita. Ora la Russia sta rilanciando il video di Marianna, usandolo come prova della responsabilità ucraina nell’attacco all’ospedale.
Leggi i tweet
— ОБОЗРЕВАТЕЛЬ (@obozrevatel_ua) April 2, 2022
Marianna from Mariupol is alive, that's a good thing! A Russian propaganda media interviewed her, apparently, in Russia – which is less good. In the interview, she describes the attack on maternity hospital,debunking disinformation by Russian officials that she was a crisis actor pic.twitter.com/sf9FV8n7T0
— Olga Tokariuk (@olgatokariuk) April 1, 2022