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Violenza nella coppia: esiste una ruota per misurare il potere e il controllo che agisce un partner

Pubblicato: 07/04/2022 07:31

Articolo a cura della D.ssa Michela Garzia, psicologa della Rete dei CAV SanFra

La violenza nella coppia, all’interno della quale non esiste una relazione paritaria bensì un rapporto ove è presente un comportamento di prevaricazione dell’uno a favore di una subordinazione dell’altra, è spiegata da dinamiche ben precise che danno modo alle operatrici del settore e alle donne che usufruiscono dei percorsi di rielaborazione e fuoriuscita dal vissuto di violenza di prevederne la manifestazione così come l’escalation verso forme di violenza più gravi o addirittura letali. 

Violenza domestica, il potere e il controllo della partner

Un noto modello che spiega quali aspetti caratterizzano la violenza all’interno delle relazioni d’intimità, accanto a quello della Walker (1979) del ciclo della violenza, è quello approfondito da Pence e Paymar (1993) sulla base del lavoro fatto a Duluth negli Stati Uniti negli anni ’80 all’interno del progetto di intervento sulla violenza domestica, seguito da donne maltrattate e operatrici del settore nel Minnesota denominato per l’appunto “la ruota del potere e del controllo”. 

All’interno di questo modello viene proposta una rappresentazione grafica della dinamica della violenza nelle relazioni di coppia, facendo uso della metafora della ruota. 

La ruota di Duluth del potere e del controllo di Pence & Paymar (1993). 
La ruota di Duluth del potere e del controllo di Pence & Paymar (1993). 

La violenza agita da parte del partner non è costituita, come si può vedere, dalla perdita improvvisa e inspiegabile del controllo, a causa di drammatici raptus di follia, quanto piuttosto dalla volontà dell’uomo di imporre il controllo sulla partner… della serie: “è nato prima l’uovo o la gallina?”.

Maltrattamento psicologico, verbale e economico

Difatti potremmo affermare che, mentre nel ciclo della violenza della Walker è spiegato come e perché arriva ad essere agita la violenza fisica, ovvero sia come valutazione di esito negativa rispetto alle violenze psicologiche e verbali che non riescono più a rispondere all’obiettivo di mantenere la donna all’interno di quel tipo di schema interazionale, nella ruota del potere e del controllo vengono spiegate e approfondite proprio queste prime dinamiche di maltrattamento, di tipo psicologico, verbale ed economico, e che sono volte all’abbattimento del sé della donna, pre-condizione per l’”accettazione” passiva di forme più “esplicite” e “conclamate” di violenza. 

Dall’immagine della ruota si può vedere come le parole “potere” e “controllo” siano poste al centro, al volante, proprio perché tutte le azioni specifiche messe in atto dal partner abusante, ossia tutti quei comportamenti indicati nei raggi della ruota, sono volti proprio all’ottenimento del potere e del controllo sulla partner. 

Le minacce e la violenza psicologica

All’inizio sono presenti prime forme di intimidazione, facendole paura con sguardi, azioni e gesti anche conclamati come ad esempio rompendo oggetti di sua proprietà oppure ferendo gli animali domestici; il tutto mentre la donna viene costantemente squalificata, denigrata e manipolata facendola sentire l’unica colpevole di tutto questo (violenza psicologica). 

La donna viene anche isolata da tutto il suo background familiare, sociale e lavorativo, rendendola così ancor più facilmente manipolabile e dipendente dal partner, anche per tramite della violenza economica e minacciandola di farle perdere i/le bambini/e qualora tentasse di lasciare il partner. Da qui si giunge gradualmente a forme ancor più gravi di minacce e intimidazioni rivolte direttamente a lei oppure non di rado minacciando il suicidio qualora tentasse di lasciarlo. 

Violenza fisica e sessuale

La violenza fisica e la violenza sessuale sono poste invece all’esterno della ruota e sono quelle forme di violenza che tengono in piedi e mantengono nel tempo tutto questo, agite magistralmente dal partner abusante per ripristinare lo status quo (Forti, 2019). 

La ruota del potere e del controllo, così come il ciclo della violenza sono strumenti molto utili nel lavoro psicologico con le donne vittime di violenza perché danno alle stesse la possibilità di comprendere che non sono sole nell’affrontare tutto questo e che il comportamento maltrattante che subiscono ha un significato che però non va ricercato in sé stessa ma solo nel partner abusante. 

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2022 15:56