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Cos’è il Tribunale di Norimberga: come si è svolto il Processo del 1945-46 e quali Paesi lo hanno istituito

Pubblicato: 11/04/2022 19:51

Nei giorni scorsi il presidente ucraino Zelensky ha invocato un nuovo Tribunale di Norimberga per punire l’invasione russa e i crimini di guerra che stanno emergendo in Ucraina. Il leader ucraino fa riferimento a quanto successo durante la seconda guerra mondiale: nel 1943 i Paesi che si stavano opponendo alla Germania nazista decisero di sottoporre a processo i maggior esponenti dell’Asse. Alla fine della guerra, dunque, è stato istituito un Tribunale militare internazionale con il compito di processare e giudicare i più importanti capi nazisti ancora in vita, dando vita a quello che oggi è conosciuto come il Processo di Norimberga – perché svolto nell’omonima cittadina tedesca.

Processo di Norimberga: come si è costituito il tribunale militare internazionale

Le prime decisioni per processare i principali responsabili degli orrori commessi dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale furono prese durante la terza conferenza tripartita di Mosca, alla presenza dei ministri esteri dell’Alleanza – l’americano Cordell Hull, l’inglese Anthony Eden e il russo Vjačeslav Michajlovič Molotov. Successivamente le potenze che si opponevano all’Asse si sono riunite anche a Teheran (nel 1943), a Jalta e Postdam (nel 1045) per accordarsi sul metodo per punire i crimini commessi durante il secondo conflitto mondiale.

La prima domanda posta è stata su quali basi di diritto il Tribunale militare internazionale istituito per l’occasione, avrebbe potuto giudicare questi uomini. La soluzione fu offerta da un gruppo di esperti che ha redatto l’impianto normativo adottato a Norimberga in quella circostanza, gettando le basi per una prima legislazione condivisa. Il documento presentò due importanti novità grazie al quale è stato possibile processare tutti i principali responsabili. Nella carta infatti si parlava sia di crimini contro l’umanità – termine comprendente l’assassinio, lo sterminio, la riduzione in schiavitù, la deportazione e atti inumani ai danni di civili – che di crimini contro la pace. Per quanto riguarda questo secondo elemento attorno al quale sono ruotate tutte le scelte del tribunale – si basava sul presupposto per cui gli Alleati volevano condannare il piano nazista in generale (e non dunque i singoli atti di violenza).

Da chi era composto il Tribunale militare di Norimberga del 1945

La corte fu composta da otto giudici tra americani, russi, francesi e britannici e presieduta dal magistrato inglese Geoffrey Lawrence. Durante il Processo di Norimberga, furono processati oltre duecento tedeschi (mentre altri 1600 attraverso i canali tradizionali della giustizia militare).

La principale obiezione durante il procedimento fu sollevata dall’avvocato di Hermann Göring, Otto Stahmer. Quest’ultimo, basandosi sul diritto romano “Nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali” (ovvero “Nessun crimine e nessuna pena senza una legge penale precedente“) cercava di rendere vani gli sforzi fin lì attuati cercando di dimostrare che non esistevano leggi in merito per il processo. Nonostante ciò, il Tribunale di Norimberga si appellò al diritto istituito tramite le convenzioni dell’Aia e di Ginevra.

Tribunale di Norimberga: le sentenze decise contro l’Alto comando nazista

Durante il Processo di Norimberga il Tribunale militare internazionale ha processato in tutto oltre duecento tedeschi per i crimini di guerra commessi durante il secondo conflitto mondiale. Diviso in due processi, uno principale e altri secondari, la corte si è riunita a partire dal 18 ottobre 1945 negli edifici della Corte Suprema di Berlino. Considerando che figure chiave come Adolf Hitler, Benito Mussolini, Joseph Goebbels, Heinrich Himmler, Reinhard Heydrich erano già morti (alcuni suicidi mentre altri uccisi dalle forze alleate) e che Adolf Eichmann e Josef Mengele erano riusciti a fuggire alla fine del conflitto, durante il primo processo furono 24 gli accusati in giudizio.

Hermann Göring, Martin Bormann, Joachim von Ribbentrop, l’ideologo Alfred Rosenberg e altri 8 sono stati condannati a morte per un totale di 12 sentenze capitali, ma il primo è riuscito a suicidarsi la notte prima dell’esecuzione con una pillola di cianuro; Robert Ley (capo del Fronte tedesco del lavoro) si è suicidato nella propria cella prima dell’inizio del processo; 3 di loro hanno avuto l’ergastolo e 4 pene dai 20 ai 10 anni. Infine 3 sono stati assolti e uno (Gustav Krupp von Bohlen und Halbach, industriale tedesco) non è stato processato per motivi di salute – successivamente suo figlio è stato condannato a 12 anni nel 1948.

Per quanto riguarda i secondari, invece, sono stati giudicati dottori, giudici, ministri e membri dell’Alto Comando per un totale di 12 processi distinti – che si sono svolti dal 9 dicembre del 1946 al 13 aprile del 1949. Dei 177 imputati totali, 142 sono stati condannati con 26 pene di morte, 20 ergastoli e i restanti con condanne inferiori ai 25 anni di carcere.

Ultimo Aggiornamento: 11/04/2022 21:43