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Zelensky chiede una nuova Norimberga per i presunti crimini di guerra della Russia: l’attacco alle Nazioni Unite

Pubblicato: 05/04/2022 20:48

Le immagini dalle città della regione di Kiev riconquistate dall’Ucraina dopo il ritiro delle forze russe stanno creando sgomento nel mondo. Le testimonianze dei civili torturati, uccisi, delle fosse comuni aumentano di ora in ora, portando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a lanciare durissime accuse contro la Russia di Vladimir Putin, per cui evoca una nuove Corte di Norimberga, il tribunale istituito per giudicare gli autori dei crimini di guerra nazisti. Zelensky non ha lesinato critiche anche alle stesse Nazioni Unite, dove oggi è intervenuto, che sarebbero incapaci di fermare il massacro in corso.

L’Ucraina martoriata: Bucha solo la punta dell’iceberg

Sarà la Corte penale internazionale dell’Aja a dover stabilire cosa sta succedendo in Ucraina, dove si sollevano accuse di crimini di guerra, e anche genocidio secondo il presidente Zelensky. Le indagini sono aperte, e intanto continuano ad arrivare testimonianze dell’orrore che si sta dispiegando dopo il ritiro delle truppe russe, per cui Bucha potrebbe essere solo l’inizio. Il New York Times e la BBC hanno confermato le immagini satellitari che mostrano i cadaveri nelle strade della città vicino Kiev, per cui Mosca nega responsabilità e che etichetta come “messe in scena“.

Zelensky, intervenendo al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha dichiarato che quanto accaduto a Bucha è replicato in altri centri liberati dalla morsa dell’occupazione, come Irpin. Il portavoce del presidente ucraino, Sergii Nykyforov, ha commentato a Euronews che “ci sono indicazioni che a Borodyanka la situazione potrebbe essere persino peggiore. Devo inoltre ricordare che ci sono molte altre città e villaggi ucraini ancora sotto occupazione russa e siamo molto preoccupati che sarà un comportamento sistematico delle truppe russe“.

Zelensky chiede un nuovo Tribunale di Norimberga per la Russia

Su quanto sta accadendo in Ucraina, Zelensky ha fatto un durissimo intervento all’ONU: “Le forze armate russe, e chiunque abbia dato ordini, devono essere portate davanti alla giustizia per i crimini di guerra in Ucraina. Un tribunale che dovrebbe essere simile alla Corte di Norimberga“. Il premier ricorda come dopo la Seconda Guerra Mondiale i criminali nazisti siano stati assicurati alla giustizia e compara le stragi operate dal Terzo Reich alle azioni russe.

I civili “uccisi con un colpo dietro la testa dopo essere stati torturati. Ad alcuni di loro hanno sparato in strada, altri gettati nei pozzi, così da morire lì in sofferenza“, ha dichiarato Zelensky. Alcuni di loro “sono stati schiacciati dai carri armati, ad altri sono stati strappati gli arti, donne sono state violentate e uccise davanti ai loro figli“, continua il premier, parlando di “azioni terroristiche” dei russi in Ucraina.

L’accusa di Zelensky all’ONU: “Non garantisce la sicurezza”

Il presidente ucraino non risparmia l’assemblea delle Nazioni Unite che, accusa, non riesce a assolvere il suo compito principale. “Il Consiglio di Sicurezza deva garantire la sicurezza, ma in questo momento che ruolo sta avendo? Dove sono queste garanzie da parte delle Nazioni Unite?“, commenta, spiegando come sia “ovvio che le istituzioni chiave del mondo che devono portare la pace in questo momento non stanno funzionando in maniera efficace“.

Zelensky, che ha escluso incontri diplomatici con Putin, vuole inoltre che la Russia venga cacciata dal Consiglio di Sicurezza di cui, insieme alla Cina, blocca l’azione con il potere di veto. Mosca “sta trasformando il potere di veto in Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel diritto di uccidere” e ciò mette a rischio la sicurezza mondiale garantendo impunità. Le opzioni per Zelensky sono la riforma “oppure quella di sciogliervi del tutto“.