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Mosca nega il massacro di Bucha, trovati centinaia di corpi. Di Maio: “Forniremo prove dei crimini di guerra”

Pubblicato: 03/04/2022 22:04

L’Ucraina e l’Unione europea sono ancora attonite di fronte alle immagini che arrivano da Bucha, città nelle vicinanze di Kiev dove centinaia di corpi di civili sono stati rinvenuti nelle strade e nelle fosse comuni. Un massacro che ha portato a durissime reazioni per quelli che sono evidenti e crudeli crimini di guerra.

Mosca ha negato che a Bucha abbia ucciso civili, ma continuano ad arrivare report dell’orrore che le truppe russe si sono lasciate dietro durante la loro ritirata. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, questa sera ha dichiarato che seguiranno nuove sanzioni contro la Russia, e che l’Italia aiuterà l’Unione europea a reperire le prove di crimini di guerra da presentare alla Corte penale internazionale dell’Aja.

Bucha, centinaia di civili torturati e uccisi: case bruciate e corpi lasciati in strada

Non si fermano le testimonianze che arrivano da Bucha, città a circa 50 km da Kiev dove la ritirata russa si è lasciata dietro una scia di cadaveri. Reuters informa che, secondo gli inquirenti che stanno indagando sui crimini di guerra commessi dalle truppe russe, sono almeno 410 i corpi trovati nella città. Le autorità ucraine affermano che alcuni mostrerebbero segni evidenti di tortura.

Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, ha dichiarato a Unian che le stesse scene si sono viste a Irpin e Hostomel: “Un’immagine da film horror, post-apocalittica. Le vittime di questi crimini di guerra sono già state trovate, tra cui donne violentate che hanno cercato di bruciare, funzionari del governo locale uccisi, bambini, anziani, uomini uccisi, molti di loro con le mani legate, tracce di tortura e colpi alla nuca“.

Mosca nega il massacro: “Recita del regime di Kiev per l’Occidente”

Nonostante la condanna unanime che è arrivata dalle organizzazioni internazionali e dai governi occidentali, il Cremlino ha negato di aver commesso le atrocità le cui immagini stanno facendo il giro del mondo. Serghei Shoigu, ministro della Difesa russo, ha dichiarato che “Tutte le foto e i video pubblicati dal regime di Kiev, che testimoniano presunti ‘crimini’ delle forze russe nella città di Bucha sono un’altra provocazione“, come riporta Reuters. Secondo il ministro, le testimonianze sono “un’altra recita messa in scena dal regime di Kiev per i media occidentali“.

Guterres: “Essenziale un’indagine indipendente”

La difesa di Mosca non ha convinto i leader europei e il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, che ha chiesto un’indagine indipendente sui crimini di guerra commessi a Bucha. “Sono profondamente scosso dalle immagini dei civili uccisi a Bucha“, ha twittato Guterres, “È essenziale un’indagine indipendente che conduca a una responsabilità effettiva“.

Da Macron a Johnson, i capi di governo dell’Europa chiedono conto dei crimini di guerra commessi dalla Russia. Il presidente francese ha dichiarato che Mosca dovrà rispondere dei crimini commessi in Ucraina, mentre Boris Johnson ha assicurato che farà “ogni cosa in mio potere per fermare la macchina da guerra di Putin“. In merito ai crimini di guerra, il premier britannico ha confermato che non ci sarà riposo “finché giustizia non sarà servita“.

Luigi Di Maio conferma nuove sanzioni: “Da Bucha immagini agghiaccianti”

Luigi Di Maio, di ritorno dal suo viaggio in Azerbaijan, ha commentato i recenti sviluppi a Che tempo che fa. Il ministro conferma l’intenzione di rendersi indipendenti dalle forniture energetiche russe: “La missione in Azerbaijan è la sesta che riguarda il potenziamento delle partnership energetiche con altri Paesi. È uno dei tasselli fondamentali per riuscire a renderci indipendenti soprattutto dai ricatti della Russia sul gas“.

Di Maio richiama poi i crimini di guerra commessi a Bucha: “Quello che abbiamo visto in queste ore, i civili morti per strada, colpiti dall’esercito russo, stanno scatenando giustamente un’onda di indignazione che porterà l’Unione europea e tutti i partner alleati a nuovi sanzioni“. Il ministro spiega che nelle “prossime ore ci potrà essere un dibattito sull’import di idrocarburi dalla Russia” e che “L’Italia non mette alcun veto sul quinto pacchetto sanzioni“.

Quando accaduto alla cittadina ucraina non passerà sotto silenzio: “Abbiamo visto foto riservate all’Unita di Crisi della Farnesina che sono agghiaccianti, sono crimini di guerra e noi aiuteremo nelle prossime ore l’Unione europea a fornire alla Corte penale internazionale tutte le prove che servono per punire questi crimini atroci“.

La guerra continua, Di Maio invita a non farsi illusioni

Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto che il ritiro delle truppe russe dalla regione di Kiev non prelude a un allentamento della morsa di Putin. “In queste ore si parla del fatto che l’esercito ucraino è riuscito a cacciare dall’area a Nord di Kiev l’esercito russo, hanno ripreso il controllo di Chernobyl, questo è bene per la sicurezza di tutti noi, ma non ci illudiamo che il conflitto si abbasserà di intensità“, ha dichiarato, spiegando che l’offensiva si starebbe spostando a Est e al Sud del Paese.