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Ucraina chiede sanzioni “devastanti” per i crimini di guerra nelle città liberate: “La Russia è peggio dell’Isis”

Pubblicato: 03/04/2022 15:45

All’indomani delle atrocità scoperte a Bucha e nelle altre città liberate, riconquistata dopo il ritiro delle truppe russe dalla regione di Kiev, emerge la rabbia delle autorità ucraine e la richiesta di nuove, pesanti sanzioni nei confronti di Mosca.

Orrore e crimini di guerra a Bucha, il Ministro degli Esteri KUleba: “Russia è peggio dell’Isis”

Bucha si trova ad circa 50 km da Kiev e ha rivelato gli orrori della guerra solo dopo il ritiro delle truppe di Mosca. Tra fosse comuni e cadaveri di civili, forse giustiziati, il dolore e la rabbia del popolo ucraino sono esplosi. “La Russia è peggio dell’Isis” ha dichiarato il Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba all’emittente inglese Times UK radio. Il Ministro ha inoltre avanzato richiesta alla “Corte penale internazionale e le organizzazioni internazionali di inviare le loro missioni a Bucha e nelle altre città liberate nella regione di Kiev, cooperando con le autorità e le forze di polizia ucraine, per raccogliere ogni evidenza dei crimini di guerra commessi dalla Russia”. Durante il suo intervento, Kuleba ha fatto menzione dei crimini che sarebbero stati commessi dalle truppe russe in territorio ucraino, tra cui uccisioni, torture, strupri e saccheggi. “È impossibile immaginare qualcosa di simile nel ventunesimo secolo, ma sta accadendo proprio davanti ai nostri occhi”.

Massacro a Bucha “deliberato”, l’Ucraina chiede ulteriori sanzioni contro la Russia

Il Ministro Kuleba ha dichiarato che il conteggio delle vittime a Bucha è ancora in corso ma comprende già centinaia di corpi, molti dei quali di civili che avevano scelto di restare o che si stavano preparando per abbandonare la zona. Oltre a Bucha, anche le città Irpin e Hostomel presentano segni di efferati crimini di guerra, secondo quanto ha dichiarato Olkesii Arestovych, consigliere dell’ufficio del presidente Zelensky, sul canale ufficiale Telegram. Arestovych ha infatti parlato di donne violentate e corpi ritrovati con le mani legate e segni di tortura. Il Ministro Kuleba ha definito “deliberato” il massacro compiuto a Bucha, che avrebbe avuto l’obiettivo di “eliminare il maggior numero possibile di ucraini”. Per questo motivo ha avanzato la richiesta di “devastanti” sanzioni. In particolare, si chiede un embargo su petrolio, carbone e gas, ma anche la chiusura dei porti alle merci e alle navi russe. Infine, Kuleba ha ribadito la richiesta di scollegare dal sistema Swift tutte le banche russe.

La reazione dell’Europa agli orrori di Bucha e della guerra in Ucraina

La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha riconosciuto la necessità di procedere a un’inchiesta indipendente e di individuare i responsabili dei crimini di guerra. Il Presidente del Consiglio dell’Unione europea, Charles Michel, ha invece preannunciato nuove sanzioni contro la Russia e ha assicurato che l’Unione Europea assisterà l’Ucraina e le Organizzazioni non governative a raccogliere le prove necessarie per portare nei tribunali internazionali questi orrori.

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