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La Russia si ritira da Kiev: punterebbe alla Transnistria, ma la Moldova nega. Trovato morto il giornalista Maks Levin

Pubblicato: 02/04/2022 17:10

Il 38esimo giorno dell’invasione russa dell’Ucraina vede quello che sembra un cambio di strategia da parte di Mosca, che si starebbe ritirando dal Nord del Paese, in particolare da Kiev. Le truppe del Cremlino punterebbero infatti a rendere più solida la loro posizione al Sud, e secondo fonti delle forze armate ucraine punterebbero alla Transnistria, regione secessionista della Moldova che però smentisce la notizia. Inoltre, vicino Kiev, è stato trovato il corpo del fotoreporter ucraino Maks Levin, 40 anni, scomparso due settimane fa.

La Russia si ritira dal Nord dell’Ucraina: ripresi i villaggi intorno a Kiev

Mosca abbandona l’offensiva su Kiev, imprendibile capitale dell’Ucraina dove ieri è stata in visita la presidente del Parlamento Ue Metsola, e che ha resistito ai tentativi di avanzata delle truppe russe. Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che le forze ucraine hanno riconquistato più di 30 città e villaggi intorno a Kiev, e stanno tenendo la linea contro i russi a Est.

Secondo Mykhailo Podolyak, a capo dei negoziatori dell’Ucraina e anche lui consigliere di Zelensky, “La Russia si ritirerà da tutti i territori tranne il Sud e l’Est” per riorganizzarsi e “ridurre drasticamente le perdite e dettare le condizioni” per la pace. Anche lo stesso Zelensky nel suo discorso ha avvertito della nuova potente offensiva” che i russi starebbero preparando nel Donbass.

Mine e trappole nelle zone abbandonate dai russi: l’allarme di Zelensky

La ritirata russa si lascia dietro distruzione e, avverte il presidente Zelensky, mine disseminate tra ciò che rimane. “Stanno minando l’intero territorio“, sono le parole del premier riportare da The Guardian, “Stanno minando case, equipaggiamento, persino i corpi delle persone che sono state uccise. Ci sono molti cavi d’innesco, molti altri pericoli“.

La Russia si muoverebbe verso la Transnistria, ma la Moldova smentisce

Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine fa sapere tramite Topor che le truppe russe potrebbero puntare verso la regione separatista della Moldova, la Transnistria, al confine con l’Ucraina. “Abbiamo notato un ridispiegamento delle truppe russe e le divisioni della autoproclamata repubblica di Transnistria per portare a termine azioni di provocazione, dimostrare la preparazione per un’offensiva e possibili azioni militari contro l’Ucraina“, si legge nel comunicato.

La Transnistria si trova all’estremo opposto di quel corridoio che, da Mariupol passando per Odessa, permetterebbe ai russi di chiudere l’accesso al Mar Nero all’Ucraina. Chișinău, capitale della Moldova, nega però che ci sia movimento ai confini: “Al momento, non ci sono informazioni che confermino la mobilitazione di truppe nella regione della Transnistria“, ha dichiarato il ministro degli Esteri moldavo, che ha etichettato le informazioni degli ucraini “assolutamente non vere“.

Maks Levin: trovato morto il fotoreporter ucraino vicino Kiev

È stato trovato il corpo di Maksim Levin, fotoreporter e documentarista ucraino. Levin era disperso dal 13 marzo nella regione di Kiev, fa sapere AFP, e il suo corpo è stato ritrovato ieri nel villaggio di Guta Mezhygirska, nei pressi della capitale. Secondo l’ufficio del procuratore generale, il giornalista sarebbe stato ucciso da due colpi di pistola da parte di soldati russi, ma non è stato possibile verificare questa informazione.

Levin è stato per molto tempo reporter per Reuters, per cui stava seguendo la guerra in Ucraina, e ha collaborato con varie importanti testate internazionali, come BBC e Associated Press.

tweet di Illia Ponomarenko