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Genocidio, eccidio e crimini di guerra: come distinguerli: definizioni, differenze e casi noti

Pubblicato: 05/04/2022 15:35

Con le immagini dei massacri di Bucha ancora impresse nella mente e quelle del bombardamento dell’ospedale pediatrico di Kiev avvenuta oggi, si sentono sempre di più i termini genocidio, utilizzato dal Presidente Zelensky contro le azioni dei soldati russi in Ucraina, e di crimini di guerra, per i quali secondo il Presidente Biden deve rispondere in tribunale Putin. Genocidio, eccidio e crimini di guerra sono però due concetti diversi, come distinguerli e cosa sapere su entrambi.

Genocidio: definizione e quando è stato coniato il termine

La parola genocidio è stata introdotta per la prima volta nel 1944 dal giurista polacco di origine ebraica Rapahel Lemkin, che aveva dedicato numerosi anni a studiare il genocidio armeno. Lemkin ha coniato questo neologismo proponendolo per la prima volta nel libro Axis Rule in Occupied Europe– opera dedicata all’Europa occupata dove ha descritto gli orrori della persecuzione e della distruzione di gruppi nazionali, razziali, religiosi e culturali. Inoltre, la definizione del termine genocidio avrebbe permesso la ricerca di strumenti idonei sul fronte del diritto internazionale non solo per garantire i diritti delle suddette categorie ma anche pene adeguate.

La parola genocidio trova anche una definizione ufficiale nella risoluzione 96 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dell’11 dicembre 1946: “Una negazione del diritto all’esistenza di interi gruppi umani, poiché l’omicidio è la negazione del diritto alla vita dei singoli esseri umani” e poi la specifica “Molti casi di tali crimini di genocidio si sono verificati quando gruppi razziali, religiosi, politici e di altro genere sono stati distrutti, in tutto o in parte”.

Il 9 dicembre 1948 la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, con la risoluzione 260 A (III) ha stabilito che “Per genocidio si intende ciascuno degli atti seguenti, commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale: uccisione di membri del gruppo, lesioni gravi all’integrità fisica o mentale di membri del gruppo, il fatto di sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale; misure miranti a impedire nascite all’interno del gruppo, trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro”.

I genocidi più famosi della storia

Vista la definizione del termine genocidio, quelli che sono stati riconosciuti come tali sono:

  • L’Olocausto
  • Il genocidio armeno
  • Il genocidio di Al-Anfal, noto anche come genocidio curdo
  • La guerra civile in Guatemala e il genocidio di 200mila civili indigeni Maya
  • Il genocidio del Ruanda e l’uccisione di massa dei Tutsi da parte degli Hutu
  • Massacro di Srebrenica

Crimini di guerra: definizione

Con il termine crimini di guerra si identificano quelle violazioni delle leggi di guerra guerra o delle leggi dei trattati internazionali da parte di una o più persone, militari o civili. Quali sono queste violazioni nel concreto? Ad esempio attaccare soggetti che espongono bandiera bianca durante un caso di cessate il fuoco, oppure attaccare deliberatamente postazioni che espongono segni distintivi di Croce Rossa o Mezzaluna Rossa Internazionale, il maltrattamento di prigionieri di guerra o dei civili, la violazione della convenzione di Ginevra.

Eccidio: definizione

Un altro termine da conoscere è quello di eccidio, che ha una connotazione ancora diversa rispetto ai precedenti. Il termine indica un’uccisione di massa, una strage o uno sterminio. Alcuni esempi famosi della storia italiana sono: l’eccidio di Marzabotto, di Sant’Anna di Stazzema, le fosse Ardeatine, le foibe.