Lo hanno preso di peso e lo hanno gettato in un cassonetto, ridendo sguaiatamente mentre lo facevano, tra il plauso degli amici. È la drammatica vicenda accaduta nel napoletano e che vede come vittima un anziano, che probabilmente era sceso per buttare la spazzatura. L’uomo è stato gettato tra i rifiuti da due ragazzini mentre altri filmavano la scena, per poi pubblicare il video su TikTok.
Sono già state avviate delle indagini per riuscire ad individuare i responsabili della violenza.
Gettato in un cassonetto da gruppo di ragazzi: il video terribile
Il video diffuso mostra una crudeltà che spezza il cuore: si vede l’uomo, purtroppo impotente, che viene sollevato dalle braccia e gettato in un cassonetto: mentre tutti ridono lui cerca di liberarsi agitandosi e urlando, senza riuscire ad uscire e fuggire da quella situazione drammatica e profondamente umiliante. Intorno a lui solo urla soddisfatte e risate. Chi ha girato il video deve averlo ritenuto esilarante perché lo ha condiviso su TikTok dove è diventato immediatamente virale ed è finito anche all’attenzione di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale della Campania. Borrelli ha condiviso il video su Facebook, condannandolo aspramente: “Ancora un video vergognoso, realizzato a quanto ci segnalano nel Napoletano, postato su Tiktok la cui dinamica è fin troppo chiara: la vittima è presa in braccio di prepotenza e costretta a entrare in un cassonetto dei rifiuti, tra le risate scroscianti dei protagonisti e degli astanti. L’uomo in evidenti difficoltà chiede a gesti di essere aiutato ad uscire ma lo si continua a riprendere e a divertirsi mentre annaspa tra i rifiuti. L’ ‘eroico’ gesto viene naturalmente esibito come un trofeo sui social. Vergogna, vergogna e ancora vergogna questa è la sola reazione a un simile vigliaccata”.
Guarda il video – ATTENZIONE: IMMAGINI MOLTO FORTI
Borrelli, la denuncia: “Web è vetrina preferita dei cialtroni”
Borrelli ha anche colto l’occasione per fare una dura riflessione sull’imbarbarimento culturale che ha portato delle persona alla convinzione che compiere una violenza, filmarla e diffonderla sui social sia motivo di vanto: “Si è raggiunta una tale sottocultura e un così grave imbarbarimento dei costumi che si fa fatica a pensare da dove cominciare per rimediare a un tale disastro sociale. I giovani che si divertono a crepapelle bullizzando un indifeso, l’uno contro tutti, ma che storia è? In che consiste il divertimento, questo elabora il cervello degli uomini di domani? Il web è senza dubbio la vetrina preferita dai cialtroni per diffondere e condividere la loro inciviltà, venga allo stesso modo utilizzato da chi di dovere per identificare e sanzionare chi promuove la dottrina della prevaricazione e della violenza”.