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Cartabianca, Orsini su Mariupol:“Donne che mi scrivono con bambini morti”, ma viene smentito in diretta

Pubblicato: 20/04/2022 12:12

Alessandro Orsini, ormai ospite fisso (in studio o da remoto) a Cartabianca, ha continuato anche nell’ultima puntata a sostenere la tesi per cui si dovrebbe mettere un deciso stop alla fornitura di armi e risorse militari all’Ucraina da parte del governo italiano.

Un momento di tensione in studio è arrivato quando Orsini ha raccontato di aver parlato con delle donne di Mariupol ed un’altra ospite, la ballerina Anastasia Kuzmina, lo ha contraddetto raccontando la sua versione dei fatti.

Alessandro Orsini contro la politica del governo Draghi:”Si assuma la responsabilità morale”

Alessandro Orsini, da tempo, ripete che a suo parere la resistenza ucraina non andrebbe sostenuta, e lo ha ripetuto anche durante l’ultima puntata: “Non riesco a comprendere questa esaltazione retorica della resistenza ucraina. Va benissimo lodare il coraggio dei combattenti ucraini, sono un loro ammiratore. Ma come si fa a non comprendere che Putin sta letteralmente devastando l’Ucraina da cima a fondo? Come si fa ad essere così ciechi?”. Il suo ragionamento è poi stato bloccato da Kuzmina, che ha precisato che l’Italia si allinea, nelle sue azioni, alla politica dell’Unione Europea: “Io mi rivolgo al governo italiano perché sono italiano e non voglio che il governo Draghi si nasconda vigliaccamente dietro un dito. Perché se io parlo di Unione europea faccio il gioco del governo italiano. Io pretendo che il governo italiano si assuma la responsabilità morale di quello che sta facendo”.

Orsini sulle donne di Mariupol: “Mi dicono ‘professore, parli’ “

Il momento più caldo della puntata riguarda però un altro scambio tra Orsini e Kuzmina, e che riguarda alcune presunte telefonate che Orsini avrebbe ricevuto dalla cittadinanza ucraina: “Sono in contatto con famiglie a Mariupol che mi scrivono tutti i giorni e mi dicono ‘professore, parli. Voi italiani siete impazziti a dare armi’. Queste donne che mi scrivono con bambini morti non hanno voce, la propaganda della Nato ci fa credere che tutte queste persone vogliano la guerra. Ci sono migliaia di mamme, bambini e genitori che non vogliono la guerra”. Anastasia Kuzmina, a quel punto, lo mette in difficoltà: “Ero curiosa di sapere come fa a sentire le persone a Mariupol, perché le mie amiche di Mariupol non sentono i propri genitori dal 2 e dal 3 marzo, quindi da quasi due mesi. È un po’ strano sentire che lei è in contatto con delle persone di Mariupol”. Orsini a quel punto ha risposto con un interlocutorio silenzio.