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Donna annegata nell’Adda in auto, si aggrava la posizione del compagno: voleva lasciarlo

Pubblicato: 22/04/2022 22:52

Carlo Fumagalli è il 49enne accusato dell’omicidio di Romina Vento. La sua posizione sembra aggravarsi sempre di più dopo l’interrogatorio di convalida. Ecco che cosa è emerso dalle parole dell’uomo che avrebbe fatto precipitare nell’Adda l’automobile su cui viaggiava la coppia.

Auto precipitata nel fiume Adda, si aggrava la posizione del compagno

Romina Vento, 44 anni, è morta dopo la caduta fatale dell’automobile in acqua. Salvo invece Carlo Fumagalli, il compagno con cui la donna aveva deciso di interrompere la relazione. Su di lui pende l’accusa di aver abbandonato Romina in acqua mentre cercava di restare a galla. L’uomo si trova attualmente ricoverato in ospedale a Bergamo, dove nella giornata di oggi si è svolto l’interrogatorio di convalida. In questa occasione, l’uomo avrebbe confermato la volontà di quel gesto, così come ricostruito dai Carabinieri. Non si sarebbe quindi trattato di una caduta accidentale nel fiume: il 19 aprile, Fumagalli sarebbe passato a prendere la compagna da lavoro a bordo della sua automobile e, dopo che Romina aveva ribadito la sua volontà di porre fine alla loro storia, avrebbe premuto l’acceleratore e si sarebbe precipitato nel fiume Adda. Qui Romina, che non sapeva nuotare, sarebbe infine annegata.

Il marito di Romina avrebbe interrotto le cure per una patologia psichiatrica

Fumagalli si trova ricoverato da giovedì sera perché avrebbe manifestato intenzioni autolesioniste in carcere, dove è stato collocato in seguito all’accusa di omicidio volontario aggravato. Secondo il legale del 49enne, l’uomo aveva interrotto da 5 settimane la cura che stava seguendo a causa di una patologia psichiatrica. Su questa circostanza dovrà essere fatta chiarezza con un’apposita perizia.

Testimone di questo femminicidio sarebbe un gruppo di operai che avrebbe sentito le grida della donna in acqua, e che avrebbe visto l’uomo allontanarsi a nuoto verso la riva senza prestarle soccorso. Proprio loro avrebbero chiamato i soccorsi, ma ormai per Romina non c’era più nulla da fare.