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Auto nel fiume Adda, Romina avrebbe chiesto aiuto al marito prima di morire: l’ipotesi dietro il presunto omicidio

Pubblicato: 21/04/2022 10:26

Proseguono le indagini sul caso di Romina Vento, la 44enne morta dopo che l’auto su cui viaggiava con il marito è finita nel fiume Adda. L’uomo, Carlo Fumagalli, si sarebbe salvato raggiungendo la riva a nuoto e da poche ore sarebbe in carcere, arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Dal racconto di alcuni testimoni emerge una agghiacciante ipotesi sulla dinamica.

Auto nel fiume Adda, Romina Vento avrebbe chiesto aiuto al marito prima di morire

La morte di Romina Vento, nel fiume Adda, potrebbe non essere dovuta a un incidente. Questo quanto emerso a seguito dell’arresto del marito, il 49enne Carlo Fumagalli che, all’esito di un lungo interrogatorio, sarebbe stato condotto in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Secondo una prima ricostruzione, la coppia viaggiava a bordo dell’auto poi finita in acqua, per cause ancora in via di accertamento, e l’uomo sarebbe riuscito a guadagnare la salvezza raggiungendo la riva a nuoto. Gli inquirenti avrebbero sul tavolo anche l’ipotesi di un delitto premeditato, e non escludono che il marito della vittima, riferisce Ansa, possa averne causato intenzionalmente il decesso per annegamento abbandonandola mentre cercava di restare a galla.

Dietro la tragedia, consumatasi a Fara Gera d’Adda, in provincia di Bergamo, si staglierebbe anche un elemento a irrobustire l’inquietante scenario. Stando a quanto riportato in queste ore dal Corriere della Sera, alcuni testimoni avrebbero sentito la donna urlare e chiedere aiuto prima di morire, mentre il coniuge nuotava in direzione opposta.

Morte di Romina Vento nel fiume Adda: attesa l’autopsia

L’autopsia disposta sul corpo della 44enne potrà fornire elementi utili alle indagini, su cui vige il massimo riserbo. Secondo quanto finora emerso, durante le fasi di soccorso qualcuno avrebbe sentito l’uomo gridare “Mio figlio!“, e per questo inizialmente si sarebbe ipotizzato che nell’auto tra le acque dell’Adda potesse esserci uno dei figli della coppia. Una circostanza che, come trapelato, sarebbe stata presto smentita in quanto entrambi, due minori di 10 e 15 anni, si sarebbero trovati a casa al momento della tragedia.