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Carolina Marconi e la difficoltà di adottare dopo il tumore, lo sfogo a Verissimo: “Devo aspettare 5 anni”

Pubblicato: 23/04/2022 18:21

A Verissimo Carolina Marconi confessa a malincuore la difficoltà nell’esaudire il suo più grande desiderio: diventare mamma attraverso l’adozione. La showgirl, reduce dalla battaglia contro il tumore al seno, insegue ora la maternità ma svela amaramente quanto sia difficile per gli ex malati di tumore poter adottare un bambino. “C’è un po’ di discriminazione” l’attacco sferrato.

Carolina Marconi impossibilitata ad adottare dopo il tumore: lo sfogo

Carolina Marconi, dopo la battaglia contro il tumore al seno, è ora intenzionata ad esaudire un sogno per lei preziosissimo: diventare mamma. La showgirl vorrebbe adottare un bambino ma, come da lei confessato in un recente post su Instagram, la strada è decisamente in salita. Ospite oggi pomeriggio a Verissimo, svela l’intoppo burocratico che costringe lei e il compagno Alessandro a dover attendere ancora prima dell’adozione: “Io sono più disposta a regalare la mia felicità a un bambino che se lo merita, preferisco adottare un bambino. Io e Alessandro non sapevamo come funzionasse, siamo andati da un avvocato e abbiamo scoperto che io ho avuto il tumore e devo aspettare. Io non posso adottare un bambino, devo aspettare 5 anni e devo finire la mia cura ormonale“.

Carolina Marconi spiega come tale problema coinvolga numerosi ex malati di tumore in Italia: “Mi sono informata e chi ha avuto un tumore non può chiedere un mutuo, un’assicurazione o un prestito. Noi siamo più di un milione di persone guarite in Italia e c’è un po’ di discriminazione: non ci fanno adottare questi bambini. E poi non è vero che bisogna aspettare 5 anni, perché conosco tante famiglie che dopo 7, 10 anni aspettano ancora il bambino e non glielo danno“.

Carolina Marconi all’attacco: “Questa discriminazione deve passare

Carolina Marconi sferra anche un duro attacco su quanto stia accadendo: “Mi hanno detto che non sono idonea, devo aspettare 5 anni anche se sono guarita, perché hanno paura che possa avere una recidiva. Io dico, la recidiva ce la fa venire questo sistema, perché se tu privi un amore così bello come l’adozione, la fanno venire loro la recidiva perché è anche un fatto di testa“.

La showgirl rivela come in Europa alcuni Paesi abbiano una legge che consente agli ex malati di poter adottare: “5 Stati hanno la legge, con la tutela e la privacy degli ex malati. Ogni volta che chiediamo un mutuo c’è la privacy. Io chiedo soltanto di cercare di raccogliere più firme possibili. Adesso siamo arrivati a quasi 50.000 firme per chi ha aderito a questa fondazione che si chiama AIOM. Una fondazione per fare questa legge per il diritto all’oblio oncologico. Perché così seguiamo lo stesso esempio degli altri Paesi“. E aggiunge, rimarcando ulteriormente la discriminazione di cui si sente vittima assieme a numerosissime altre persone in tutta Italia: “Questa discriminazione deve passare: io non sono il mio tumore, noi non siamo il nostro tumore. Tutti meritiamo di essere felici, di avere una famiglia, di essere uguali. Io sono sana, sto bene“.