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Uomo si inietta cocaina nel pene: diventa nero e ulcerato e rischia di perderlo, le parole dei medici

Pubblicato: 28/04/2022 10:09

Un uomo di 35 anni ha deciso di iniettarsi cocaina in un posto inusuale: si è infatti iniettato la droga nella vena dorsale del pene, andando però incontro a gravissime conseguenze e rischiando di perdere l’organo, o quantomeno andare incontro a conseguenze fortemente debilitanti per la vita sessuale e quotidiana.

Il caso, avvenuto a New York, è stato documentato ed è divenuto virale.

Cocaina nel pene, le conseguenze: organo infetto, emanava un odore nauseante

È accaduto a New York, nel Bronx: un uomo di 35 anni si è recato verso la fine di marzo al Bronx Care Hospital Center lamentando dolori al pene, e dicendo che era diventato nero. A quanto pare 3 giorni prima il 35enne si era iniettato cocaina nella vena dorsale fallica, ma qualcosa era andato storto: l’organo aveva cominciato a gonfiarsi, essere estremamente dolorante e annerirsi. Dall’articolo ufficiale scritto dai medici che hanno studiato il suo caso e che lo hanno descritto sull’American Journal of Case Reports, al momento dell’arrivo in ospedale il pene appariva nero, gonfio e con delle ulcere dal quale usciva un pus dall’odore nauseante. Come si può leggere nell’articolo sull’American Journal of Case Reports, l’uomo presentava anche “porpora stellata con necrosi del dorso del pene e linfoadenopatia inguinale bilaterale tenera”.

Terapia antibiotica per curarlo: come sta ora il paziente

L’organo era chiaramente infetto e sarebbe stato da sottoporre ad un intervento chirurgico, al quale però il paziente si sarebbe opposto. I medici a quel punto hanno deciso di sottoporre l’uomo a terapia antibiotica, prima via endovenosa e poi orale, e la situazione a quel punto sarebbe rientrata (non è specificato, però, se l’uomo sia guarito del tutto o se abbia subito dei danni permanenti). Per tutta la durata del ricovero ospedaliero l’uomo è apparso lucido, presente, consapevole della situazione e senza conseguenze per altri apparati.

Stando a quanto detto dall’uomo, era già la terza volta che si iniettava cocaina nel pene: i primi due tentativi non avevano portato a conseguenze. L’infezione, nel terzo caso, potrebbe essere stata provocata dal levamisolo, una sostanza con cui spesso viene tagliata la droga e che provoca spesso infiammazione dei vasi sanguigni.