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Serena Mollicone “aggredita in caserma”: il generale Garofano spiega cosa lo dimostrerebbe

Pubblicato: 02/05/2022 11:35

Il generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma e consulente della famiglia di Serena Mollicone, spiega cosa dimostrerebbe che la 18enne – uccisa ad Arce nel 2001 – possa essere stata aggredita in caserma prima di essere spostata sul luogo del ritrovamento.

Serena Mollicone “aggredita in caserma”: le parole del generale Luciano Garofano

L’omicidio di Serena Mollicone, la 18enne di Arce uccisa nel 2001, è al centro del processo che si celebra in Corte d’Assise a Cassino a carico di 5 imputati:  il maresciallo dei Carabinieri Franco Mottola, ex comandante della locale stazione, la moglie Anna Maria, il figlio Marco Mottola, il maresciallo Vincenzo Quatrale e l’appuntato Francesco Suprano. Per i Mottola e Quatrale l”accusa, riporta Ansa, è concorso in omicidio, mentre per Suprano favoreggiamento.

Poche ore fa, in udienza, il generale Luciano Garofano, consulente di parte civile, ha spiegato come è giunto alla conclusione che Serena Mollicone sarebbe stata aggredita in caserma, attraverso un calcolo che permetterebbe di arrivare a un dato prossimo alla certezza. Pochi mesi fa, in aula erano approdati gli esiti delle analisi condotte dall’antropologa forense Cristina Cattaneo, secondo cui la ragazza sarebbe morta per asfissia meccanica dopo una colluttazione.

Omicidio Serena Mollicone, Garofano spiega il calcolo che dimostrerebbe l’aggressione in caserma

Secondo quanto esposto dal generale Garofano in aula, a consentire di arrivare a un risultato “vicino alla certezza” sull’ipotesi che Serena Mollicone sia stata aggredita in caserma prima di essere uccisa, sarebbe un calcolo logico-matematico.

Abbiamo costruito una rete tenendo conto delle testimonianze e delle evidenze più importanti – ha dichiarato l’ex comandante Ris –, in modo tale che si valutassero le relazioni tra queste evidenze. Il risultato di fatto permette di ottenere un dato più obiettivo rispetto a quello che può essere l’inferenza processuale (…). Abbiamo voluto dare un contributo più obiettivo attraverso un processo logico-matematico. La matematica è più affidabile di una considerazione personale. Abbiamo concluso che, secondo il nostro calcolo inferenziale, la probabilità che Serena Mollicone fosse in caserma, che fosse aggredita in caserma, che fosse sbattuta su quella porta, è vicina alla certezza”.

Secondo il consulente, si parlerebbe di un risultato prossimo al 100% quando si parla della presenza della 18enne nella caserma di Arce, 97% sarebbe la percentuale di probabilità che sia stata aggredita all’interno della stessa e 95% che la giovane abbia battuto la testa contro la porta.