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Vive in aeroporto da 14 anni dopo essere “fuggito” dalla sua famiglia troppo opprimente e non è l’unico

Pubblicato: 04/05/2022 20:01

La storia di Wei Jianguo potrebbe sembrare la trama di un film, eppure è tutto vero. La famiglia non gradiva i vizi dell’uomo che, stanco dei continui scontri con i parenti, ha pensato bene di trasferirsi nell’aeroporto internazionale di Pechino.

Da 14 anni vive nella sala d’aspetto dell’aeroporto

Il signor Jianguo vive da 14 anni in una delle sale d’aspetto dell’aeroporto cinese. Percepisce un sussidio mensile, ha sistemato il suo sacco a pelo e i suoi effetti personali, usa un fornelletto elettrico per cucinare, e, talvolta, compra da mangiare in uno dei ristoranti presenti nell’aeroporto.

L’uomo sembra non avere rimpianti, anzi si dichiara felice della vita che conduce. Nonostante abbia perso il lavoro e sia libero di tornare a casa, Wei ha dichiarato a China Daily di non volerlo fare, perché dovrebbe rinunciare alla sua libertà per tornare alle imposizioni dettate dai parenti.

La mia famiglia mi ha detto che dovevo smettere di bere e fumare. Se non lo avessi fatto, avrei dovuto dare a loro il mio sussidio mensile, che continuo a ricevere e con cui compro ciò di cui ho bisogno. Se dovessi dare i soldi ai parenti, come potrei comprare le mie sigarette e l’alcol?“, ha aggiunto.

L’uomo è stato più volte scortato dalla polizia nella sua casa a Wangjing,  ma ha sempre preferito fare ritorno in aeroporto dove sostiene di avere tutto ciò che gli serve, senza il tormento dei parenti. “È un luogo pubblico, chiunque può stare qui”.

Un lavoratore ha dichiarato che Wei Jianguo è stato più volte incoraggiato ad andarsene, ma: “ogni volta che ne abbiamo parlato era ubriaco e ha perso la pazienza“.

I dipendenti ormai hanno imparato a conoscerlo: “diventa un po’ rumoroso quando è ubriaco, ma non fa male a nessuno”, hanno dichiarato al Daily Mail.

Il caso dei senzatetto che vivono in aeroporto

Secondo China Daily, il signor Wei non è l’unica persona residente nell’aeroporto e, nel 2018, si pensava che altre 6 persone conducessero la stessa vita. Esistono diversi casi celebri di persone “residenti” in aeroporti, come quello del 36enne che ha vissuto per 3 mesi nell’aeroporto di Chicago per paura del Covid.

L’abitante aeroportuale più noto al mondo è l’iraniano Mehran Karimi Nasseri, che ha vissuto nell’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi dal 1988 al 2006, anno in cui è stato ricoverato in ospedale. L’uomo è stato costretto a stabilirsi nell’aeroporto parigino in seguito ad un mancato tentativo di entrare in Gran Bretagna. Anche le autorità francesi hanno rifiutato il suo ingresso nel paese, facendo sì che rimanesse bloccato nel terminal. La sua permanenza in aeroporto ha ispirato il film The Terminal (2004).