Vai al contenuto

Draghi diserta il Parlamento prima del viaggio negli Stati Uniti, tensioni con il M5S. Conte: “Molto deluso”

Pubblicato: 07/05/2022 10:24

Il presidente Mario Draghi non andrà in Parlamento per riferire sulla guerra in Ucraina prima della partenza per gli Stati Uniti, dove incontrerà Biden per discutere di alleanza e aiuti agli ucraini. Nella maggioranza si registrano forti tensioni tra il governo e il Movimento 5 Stelle, di cui il presidente, Giuseppe Conte, è stato in prima linea nel chiedere al premier di aggiornare l’Aula. Con i pentastellati la situazione era calda già da un po’, dopo lo scontro con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini sulle armi da inviare al fronte ucraino.

Draghi vola negli Stati Uniti: niente intervento in Parlamento prima della partenza

Gelo tra il governo e il Movimento 5 Stelle, con Palazzo Chigi che fa sapere che Draghi non andrà in Parlamento prima della partenza per Washington. “I tempi sono stretti e la richiesta di Conte è del tutto isolata“, commentano fonti all’Adnkronos in merito alla richiesta del leader del Movimento 5 Stelle di un passaggio nelle Aule prima del viaggio. Le stesse fonti rassicurano che al ritorno il presidente del Consiglio andrà in Parlamento e puntualizzano che “il 19 maggio è già in calendario un question time”.

La maggioranza traballa sull’Ucraina: scontro tra M5S e Guerini

Dall’esecutivo traspare irritazione per l’alleato di maggioranza, con cui frizioni si sono avute già con il ministro della Difesa Guerini. Durante l’audizione in Commissioni Difesa di Camera e Senato, Guerini aveva precisato che l’Italia era pronta a fornire agli ucraini “dispositivi in grado di neutralizzare le postazioni dalle quali la Russia bombarda indiscriminatamente le città e la popolazione civile“.

Parole che hanno sollevato i dubbi del Movimento 5 Stelle, da cui è arrivata la richiesta di chiarificazioni. Poco dopo è arrivata la mezza precisazione, mezza smentita del Ministero, che ha spiegato come Guerini parlasse di “munizionamenti a cortissimo raggio funzionali al solo scopo difensivo e per proteggere città e cittadini“.

Conte: “Molto deluso, Parlamento può riunirsi anche domenica”

Giuseppe Conte ha replicato davanti la stampa dopo un incontro a Palazzo Giustiniani, mostrandosi sconcertato per le mosse del governo. “Il Parlamento può riunirsi anche domenica, l’ha fatto con me in piena pandemia, lo può fare in tempo di guerra. I parlamentari son ben disponibili qualsiasi giorno“, ha commentato il leader del Movimento 5 Stelle, “Se dovesse andare senza passare dal Parlamento sarei molto deluso. Anche per lui, per dargli un mandato più forte, io ogni volta che sono stato in un consesso internazionale quando ho avuto una posizione chiara alle spalle sono stato ancora più forte, perché non era la premura personale di un presidente ma la premura di un intero popolo“.

Conte continua spiegando che “dopo 70 giorni credo che sia giusto per il governo esprimere una sua valutazione, ragguagliare sull’evoluzione di questo conflitto, su quelle che sono le iniziative intraprese, le direzioni verso cui sta andando. È altrettanto giusto e legittimo che il Parlamento, ma direi l’intero popolo italiano, possa anche valutare ed esprimere tramite i parlamentari una nota di indirizzo“.