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Elisabetta Franchi assume “Solo donne anta, lavorano h24” e hanno già fatto figli: polemica sull’intervista

Pubblicato: 07/05/2022 19:49

Mentre gli ultimi dati mostrano come metà delle donne italiane sia disoccupata, perché costretta a scegliere tra la famiglia e la carriera, la recente intervista rilasciata dalla stilista Elisabetta Franchi ha fatto esplodere la polemica sul tema delle donne nel mondo del lavoro.

Elisabetta Franchi: “Quando metti una donna in una carica importante…”, l’intervista che indigna il web

Elisabetta Franchi è una celebre stilista bolognese, finita oggi al centro di una bufera scatenata dalla sua intervista rilasciata a Il Foglio. L’argomento è incentrato sulle donne nel mondo lavorativo e le dichiarazioni dell’imprenditrice sono state raggelanti, in una situazione come quella italiana che impone ancora oggi di scegliere tra i figli e la carriera. “Adesso io parlo dalla parte dell’imprenditore. Quando metti una donna in una carica importante, se è molto importante poi non puoi permetterti di non vederla arrivare per due anni, perché quella posizione è scoperta – ha infatti esordito la stilista all’inizio dell’intervista – Un imprenditore investe tempo, energia e denaro e se ti viene a mancare è un problema. Anche io da imprenditore e responsabile della mia azienda spesso ho puntato su uomini”.

“Le donne le ho messe ma sono ‘anta’”: la confessione di Elisabetta Franchi

Considerando la condizione delle donne lavoratrici in Italia e tenendo conto che il nostro Paese vieta espressamente qualsiasi discriminazione nell’accesso al lavoro in riferimento allo stato matrimoniale o di famiglia o di gravidanza, nonché di maternità, le premesse di questa intervista hanno suscitato forte indignazione. “Faccio una premessa: io le donne le ho messe ma sono anta, ancora ragazze… ragazze cresciute” ha proseguito Franchi subito dopo, nonostante l’intervento della giornalista Fabiana Giacomotti per tentare di correggere il tiro. “Se dovevano sposarsi si sono già sposate, se dovevano far figli li hanno già fatti, se dovevano separarsi hanno fatto anche quello… e quindi diciamo che io le prendo dopo che hanno fatto tutti e quattro i giri di boa. Sono tranquille al mio fianco e lavorano h24”. Dichiarazioni che sono state immediatamente definite discriminatorie dal popolo del web.

L’eterna scelta tra la famiglia e la carriera e la trappola de “i figli li facciamo noi”

Verso la conclusione dell’intervista, l’imprenditrice ha spiegato che “Noi donne per fortuna abbiamo un dovere nel nostro Dna e non dobbiamo neanche rinnegarlo: i figli li facciamo noi, non esistono ancora gli ‘incinti’ e comunque il camino in casa lo accendiamo noi. È una grande responsabilità”. Parole che appaiono come un tentativo di “nobilitare” il lavoro di cura domestica, negando al contempo l’accesso delle madri al mondo del lavoro e relegandole quindi allo status di disoccupate, almeno finché non avranno superato i “quattro giri di boa” e, forse, saranno degne di non essere più discriminate.

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