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Giacomo Sartori, si chiude il giallo della sua morte: l’esito delle indagini, ora verso l’archiviazione

Pubblicato: 07/05/2022 17:33

Importante svolta nel caso di Giacomo Sartori, il 29enne scomparso da Milano nel settembre 2021 e ritrovato impiccato con un cavo elettrico in provincia di Pavia. Che cosa hanno svelato le indagini e perché il caso potrebbe presto essere archiviato.

Giacomo Sartori ritrovato impiccato nel Pavese, si chiude il giallo sulla sua morte

Giacomo Sartori, 29 anni, era scomparso da Milano la notte tra venerdì 17 e sabato 18 settembre dell’anno scorso. L’ultima volta era stato visto a Porta Venezia a Milano, dove aveva trascorso la serata con alcuni amici. Poco prima di sparire nel nulla aveva subìto il furto del suo zaino, contenente due pc, documenti e denaro. Il suo corpo era stato ritrovato la settimana successiva, impiccato con una catena e un cavo elettrico a un albero presso l’agriturismo Cascina Caiella, in provincia di Pavia. In quello stesso luogo era stata scoperta la sua automobile abbandonata, fino a culminare con la macabra scoperta del suo corpo. Le indagini, seguite dalla squadra Omicidi del Nucleo investigativo di Milano, hanno rinvenuto soltanto il Dna del ragazzo sul cavo elettrico, così come all’interno della sua auto e sul cellulare ritrovato insieme al corpo. Per questo motivo gli investigatori sono pronti a dichiarare chiuso il caso.

Il caso di Giacomo Sartori potrebbe essere archiviato: le motivazioni

Il pm intenderebbe chiudere al giudice l’archiviazione del caso della morte di Giacomo Sartori. Dopo mesi di indagini biologiche, medico legali e di analisi dei filmati delle telecamere, si confermerebbe quindi la pista del gesto autolesionistico: Giacomo Sartori si sarebbe suicidato e non sarebbe quindi morto per mano di qualcun altro. Dopo il furto dello zaino e dei due computer, uno personale e uno aziendale, il 29enne sarebbe tornato a casa per poi rimettersi in movimento dopo mezzanotte. Secondo quanto rilevato dagli investigatori analizzando il tracciato del cellulare, Sartori avrebbe cercato di accedere da remoto al pc aziendale, forse nel tentativo di cancellare del materiale.

Restano ignote le cause che possono aver spinto il 29enne al suicidio. Si ipotizza un esaurimento emotivo, forse causato dall’essere stato vittima di due furti in pochi mesi, ma al momento non c’è alcuna certezza in questo senso. Il giallo sulla sua morte è quindi arrivato a una conclusione, a cui potrebbe seguire l’archiviazione del caso.

Ultimo Aggiornamento: 07/05/2022 17:34