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Massacra moglie e figlia a martellate, Alessandro Maja è ricoverato in psichiatria: salta l’interrogatorio

Pubblicato: 07/05/2022 13:03

Emerge un inquietante particolare sul caso di Alessandro Maja, l’imprenditore su cui pende l’accusa di aver ucciso a martellate la moglie e la figlia, riducendo in fin di vita il figlio maggiore. Si attende una nuova data per l’interrogatorio di garanzia, rimandato a causa delle condizioni in cui si troverebbe l’uomo.

Salta l’interrogatorio per Alessandro Maja, accusato di aver sterminato la famiglia a martellate

Non è in condizioni di sostenere una conversazione” è la tesi sostenuta dai legali di Alessandro Maja. “Non siamo ancora riusciti a parlargli” spiegano alla stampa. Sarebbe questo il motivo alla base della decisione di rimandare l’interrogatorio di garanzia, inizialmente previsto per ieri mattina. Alessandro Maja è l’imprenditore 57enne che nella giornata di mercoledì si è scagliato con indicibile ferocia sulla sua famiglia, a Samarate. È accusato di aver ucciso a martellate la moglie Stefania Pivetta e la figlia 16enne Giulia, sorprendendo entrambe nel sonno. L’uomo di sarebbe anche avventato sul figlio maggiore, il 23enne Nicolò: convinto di aver ucciso anche lui, dopo la strage i vicini di casa lo avrebbero visto sul balcone di casa, sporco di sangue, mentre mormorava “Ci sono riuscito. Li ho uccisi tutti. Bast***i”.

Alessandro Maja ricoverato in psichiatria dopo aver ucciso a martellate moglie e figlia

Le condizioni di Nicolò sono ancora disperate e il ragazzo è ricoverato in prognosi riservata. I medici non escludono che potrebbe presentare danni permanenti al suo risveglio. Dopo la strage, Alessandro Maja avrebbe cercato di procurarsi delle lesioni. In seguito a un primo trasferimento in carcere, l’uomo è stato riportato all’ospedale di Monza, da cui era stato dimesso ieri mattina, all’interno del reparto di Psichiatria. Durante il primo interrogatorio in ospedale si era avvalso della facoltà di non rispondere. Al momento, l’imprenditore non sarebbe ritenuto in grado di sostenere un nuovo interrogatorio per la convalida del suo arresto. Le sue condizioni sono definite “incompatibili con il carcere” dagli avvocati difensori, perciò si attende che l’uomo sia dimesso per procedere.

“Papà mi ha chiesto scusa”: nuovi dettagli sulla strage di cui è accusato Alessandro Maja

Alcuni dettagli hanno portato gli inquirenti a sospettare che il massacro compiuto dal Alessandro Maja potesse essere premeditato. Nel corso del programma Pomeriggio Cinque Giulio Pivetta, padre di Stefania e nonno materno di Giulia, ha infatti raccontato una confidenza che la nipote gli aveva fatto la sera prima del massacro. “È successo qualcosa di strano stanotte, papà è venuto sul mio letto e mi ha chiesto scusa” avrebbe detto la ragazza. Secondo l’uomo, negli ultimi tempi l’imprenditore sarebbe “cambiato radicalmente, parlava poco, insistevamo a dire ‘cosa non va?’ e lui non ci ha mai detto di cosa si trattava”.