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Walter De Benedetto, è morto a 49 anni l’uomo simbolo della battaglia per la legalizzazione della cannabis

Pubblicato: 09/05/2022 16:34

È morto a 49 anni Walter De Benedetto, l’uomo malato di artrite reumatoide che da anni combatteva in prima fila la battaglia per la liberalizzazione della cannabis a scopo terapeutico. L’uomo aveva subito anni fa un processo, poi terminato con assoluzione, per aver coltivato in casa sua cannabis al fine di consumarla ed alleviare i dolori che lo affliggevano costantemente.

Walter De Benedetto, la coltivazione di cannabis e il processo

Walter De Benedetto, da anni, era il volto di una battaglia che combattono in molti. Affetto da anni da artrite reumatoide, doveva fronteggiare quotidianamente dolori fortissimi a cui aveva trovato rimedio anche con la cannabis, che attenuava le sue sofferenze. Per questo motivo teneva in casa alcune piante di marijuana, che coltivava per poi consumare. Ad un certo punto la sua vita era però stata sconvolta dai carabinieri, che avevano fatto irruzione a casa sua. Il giudice delle indagini preliminari di Arezzo aveva però dato ragione a De Benedetto: a quanto pare le dosi di cannabis che l’uomo riceveva dall’Asl gli erano insufficienti e quella che coltivava in casa era a mero scopo terapeutico. Intervistato da Open, nel 2021, l’uomo aveva spiegato di non avere paura delle eventuali conseguenze della sua scelta: “Rischio il carcere? Io sono già arrestato dentro il mio corpo. Dove devo andare… Così hanno violato il mio diritto alla salute“.

Walter De Benedetto, il post di cordoglio e ricordo di Meglio Legale

L’associazione Meglio Legale ha scritto un post per celebrare Walter De Benedetto: “Nella notte purtroppo ci ha lasciato Walter De Benedetto. Con il suo coraggio è riuscito a portare il tema della cannabis terapeutica all’attenzione dell’opinione pubblica. Lui era il vero leader gentile della battaglia per la legalizzazione della cannabis e noi continueremo la sua e la nostra lotta con maggiore forza e determinazione, come lui ci ha insegnato”. L’associazione ha anche ricordato l’importanza della sentenza De Benedetto, che potrebbe aver segnato un passo in avanti fondamentale per la battaglia: “Con la sua assoluzione nel processo che lo vedeva imputato ha creato un precedente utile per migliaia di pazienti che, ancora oggi, non riescono ad accedere alla cannabis terapeutica. Perché, come ci ripeteva sempre Walter, il dolore non aspetta!”.