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Adunata degli alpini a Rimini, centinaia di molestie: ragazze toccate e aggredite dagli alpini, le denunce

Pubblicato: 10/05/2022 12:21

Anche quest’anno ci sono state numerose denunce di molestie in occasione del raduno nazionale degli Alpini avvenuto a Rimini lo scorso weekend.

Molte donne hanno denunciato, anche tramite social, di essere state vittime di molestie fisiche e verbali e di non aver trovato nella polizia presente sul posto l’aiuto che avrebbero chiesto.

Adunata nazionale degli alpini: dai baci pretesi agli schiaffi, le molestie e le violenze

Lo scorso fine settimana Rimini ha ospitato l’adunata nazionale degli Alpini, che ogni anno raccoglie migliaia di persone. Come ogni anno, anche quest’anno ci sono state numerose segnalazioni di comportamenti abusanti e molesti, spesso messi in atto da gruppi di persone. Le testimonianze son state raccolte anche dalla pagina Instagram Non una di meno-Rimini, e parlano di atteggiamenti profondamente vessatori e molesti che, a quanto pare, sarebbero passati inosservati, o sottovalutati, sia dalle forze dell’ordine che dai gestori dell’evento. Una ragazza ha raccontato di un episodio che è sfociato nella violenza fisica: “Quando alle 21.30 circa mi scontro con un alpino che stava correndo verso di me guardandomi negli occhi, mi dice cose incomprensibili, mi scanso e gli dico: “Ma che problemi hai” lui se la prende e inizia a seguirmi e il mio amico difendendomi si inizia a prendere degli spintoni e pugni da parte di questo e il suo gruppetto, io inizio ad insultarlo e lui mi prende e mi da uno schiaffo facendomi cadere, intanto passano 4 volanti quando finalmente una si ferma”. Molte, costrette a essere presenti perché residenti nei luoghi dell’evento o perché lavorano nei locali del posto, hanno raccontato di atteggiamenti inaccettabili.

Adunata, le testimonianze sugli anni precedenti: molestie e mancanza di tutele

Purtroppo, non si tratta di episodi isolati all’adunata del 2022. Già nel 2018 e nel 2019 erano emerse testimonianze simili. In quelle occasioni l’ampi aveva risposto con dei comunicati ufficiali in cui esprimeva massima solidarietà alle donne coinvolte, prendendo la distanza da comportamenti molesti e violenti. La scrittrice Espérance Hakuzwimana ha raccontato su Instagram sulla sua pagina Una Vita di Stendhal la sua esperienza come cameriera per l’adunata di Asti del 2016: “Nel 2016 ho fatto la cameriera in un bar sport ad Asti per l’adunata degli alpini. Ad oggi penso sia ancora una delle esperienze più traumatiche della mia vita. Ricordo ancora la sensazione di pericolo, schifo, tristezza e dolore che quei tre giorni di lavoro incessante mi hanno lasciato addosso per mesi“. Una cameriera di un locale riminese ha invece spedito un inquietante racconto: “Gente che allunga le mani, cerca di darti baci sulla guancia dopo averti tolto di forza la mascherina, continui apprezzamenti che passano dal “sei bella” a chiederti che intimo indossi, se lo indossi”. Desolante è il continuo racconto di una totale assenza di tutela: “Il problema più grave è che nessuno difende, tantomeno il capo o i colleghi e si viene sgridati perché non puoi trattare male il cliente. Schifo totale”.

Ultimo Aggiornamento: 25/05/2022 11:51