Non si placano i bombardamenti in Ucraina: è stata nuovamente colpita Odessa, dove nel corso della giornata di ieri un centro commerciale è stato bombardato provocando un morto e 5 feriti.
Nella giornata di ieri 7 missili russi hanno colpito Odessa: a comunicarlo è il comando operativo meridionale ucraino, come riporta il Kyiv Independent. Ad essere colpito, di nuovo, un obbiettivo civile, che avrebbe potuto provocare una strage immensa. Colpito, a quanto pare, anche un “obiettivo dell’infrastruttura turistica”, provocando ulteriori 2 morti. A dichiararlo, come riportato da Adnkronos, è il portavoce dell’amministrazione militare della regione di Odessa, Sergey Bratchuk.
Morti e feriti in Ucraina: sale il bilancio, uccisi 226 bambini
Sale vertiginosamente il bilancio di morti e feriti in Ucraina, come riportato ieri dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Si parla, al momento, di 3381 civili uccisi e 3680 feriti: sono invece 226 i bambini morti sotto i bombardamenti, e 416 quelli feriti.
Si frena sui negoziati, invece. Mikhailo Podoliak, consigliere di Volodymyr Zelensky, ha ribadito in un’intervista a Repubblica come i negoziati non possano andare avanti finché Vladimir Putin non cambierà prospettiva: “Il negoziato al momento è congelato. Probabilmente è necessario che questa seconda fase della guerra si esaurisca perché possa riprendere. I russi nell’Est stanno provando a metterci pressione: appena capiranno che non ci riescono, diventeranno più realisti. Lo scambio di prigionieri, i corridoi umanitari e il ritorno dei nostri cittadini portati in Russia, invece, sono attività che proseguono”.
Iva e accise, taglio per le armi: la decisione del governo Draghi
Nella giornata di ieri è stato comunicato che. Per decisione del governo Draghi, verrà tagliata l’Iva e le accise sulle armi, favorendo dunque la vendita di armi italiane e di conseguenza l’invio delle stesse in Ucraina. Ciò porterà sicuramente anche grandi guadagni ai produttori di armi italiani. La decisione italiana si inscrive nel quadro della direttiva europea, che vuole portare alla costruzione di una difesa comune.