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Omicidio Ornella Pinto, uccisa a Napoli: arrivata la sentenza per l’ex compagno accusato del delitto

Pubblicato: 11/05/2022 12:02

È arrivata poche ore fa la sentenza nel processo per l’omicidio di Ornella Pinto, la 40enne uccisa a Napoli, all’alba del 13 marzo 2021, secondo la ricostruzione colpita con almeno 13 coltellate dall’ex compagno Pinotto Iacomino.

Omicidio Ornella Pinto, uccisa a Napoli a 40 anni: condannato l’ex compagno

Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, la prima sezione della Corte di Assise di Napoli davanti a cui si celebrava il processo per l’omicidio di Ornella Pinto avrebbe condannato Pinotto Iacomino, ex compagno della vittima, alla pena dell’ergastolo.

L’uomo, accusato di averla uccisa a coltellate nel marzo dello scorso anno, le avrebbe tolto la vita nella sua abitazione, presente anche il suo bambino di 5 anni. Una sentenza che, riporta Ansa, avrebbe soddisfatto la richiesta avanzata lo scorso 3 maggio dal sostituto procuratore di Napoli, Fabio De Cristofaro, a conclusione della sua requisitoria.

Ornella Pinto uccisa a coltellate dal suo ex a Napoli: la ricostruzione del femminicidio

Ornella Pinto, insegnante di 40 anni, sarebbe stata uccisa a coltellate, all’interno della sua casa, alle prime luci del 13 marzo 2021. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, riporta ancora l’agenzia di stampa, l’ex compagno l’avrebbe raggiunta nell’abitazione portando con sé l’arma da taglio utilizzata per il delitto. Un femminicidio che sarebbe stato commesso nonostante la presenza del figlio della vittima, un bimbo di appena 5 anni, a colpi di coltello.

La difesa dell’imputato, stando a quanto si apprende, avrebbe depositato una memoria di oltre 100 pagine in cui si porterebbe avanti la tesi dell’insussistenza delle aggravanti contestategli: la stabile convivenza, la premeditazione e la particolare crudeltà dell’omicidio.

Tra gli elementi emersi in merito al dramma di Ornella Pinto, il contenuto della sua ultima drammatica telefonata alla sorella. Una chiamata che la 40enne avrebbe fatto poco prima di morire, dopo essere stata colpita con 13 coltellate, in cui avrebbe lanciato la disperata richiesta di aiuto, purtroppo vana: “Chiama la polizia, salvami. Mi sta ammazzando“.