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Lilli Gruber torna in studio a Otto e mezzo su La7 dopo il Covid e si sfoga: “Vi voglio soprattutto dire che…”

Pubblicato: 21/06/2022 17:12

La conduttrice torna dalla sua creatura dopo i giorni difficili di positività al Covid-19. Aveva contratto la malattia insieme al marito a una cena.

Lilli Gruber torna negativa: le sue prime parole dopo il Covid

“Eccoci qua spettatrici e spettatori: vi voglio solo dire che dopo venti giorni di Covid, oggi sono tornata negativa”. Inizia così la puntata di lunedì sera di Otto e mezzo, su La7. Dopo due settimane di sostituzione da parte di Giovanni Floris, e qualche giorno di conduzione da casa, Lilli Gruber è finalmente rientrata a sedere negli studi di Otto e mezzo. La conduttrice nei giorni scorsi aveva rilasciato un’intervista a Un giorno da Pecora in cui raccontava di aver vissuto la malattia in modo destabilizzante al livello fisico. In quelle ore, in cui era ancora positiva e attendeva di avere l’esito di un tampone che avrebbe rivelato anche il tipo di variante contratta, Gruber aveva spiegato al programma radiofonico di avere avuto “febbre a 38.4″ e altri sintomi forti, e di essere “arrivata a pesare 44 chili“. La variante di Covid-19, che lei stessa aveva definito come aggressiva, si era poi rivelata BA.5. Al suo rientro in studio, atteso dai fan e anche dalla stessa conduttrice, Gruber ha specificato “Vi voglio soprattutto dire che questa Omicron BA.5, che è quella che ho preso anch’io non è proprio una semplice influenza. Chiusa la parentesi”.

Variante Covid-19 Omicron BA.5: la spiegazione della dottoressa Viola a Otto e mezzo

In una fase in cui i contagi da Covid-19 stanno ricominciando a salire malgrado il caldo, la dottoressa Antonella Viola, immunologa e divulgatrice scientifica ospite nella trasmissione di La7, ha cercato di fare chiarezza. Lilli Gruber ha dapprima riflettuto: “Ricordiamoci che nei passati due anni, in estate stavamo abbastanza tranquilli perché il virus non amava il caldo e invece questa variante omicron BA.5 ama moltissimo il caldo perché fa un caldo incredibile in tutta Italia e i contagi aumentano?”. Quindi Gruber ha chiesto: “Molti suoi colleghi dicono che questa variante non solo è più contagiosa ma è anche molto più aggressiva. Cosa possiamo fare? E siamo ancora in tempo per porre un freno a questa nuova ondata estiva?”. Pronta la replica di Viola: “Abbiamo cercato di dire per molto tempo che non è che il virus si inattiva con il caldo – è un concetto che è passato in modo sbagliato: è che i nostri comportamenti sono diversi con il caldo”. La scienziata ha quindi portato degli esempi: “Stiamo meno al chiuso e più all’aperto, e sappiamo che all’aperto il rischio di contagio è più basso. Ma è arrivato un virus estremamente contagioso: questa variante è più trasmissibile e quindi si trasmette – a quanto pare – anche all’aperto e anche in situazioni in cui prima noi ci sentivamo più tranquilli”. L’errore, secondo la scienziata riguarda i vaccini. In particolare, Viola contesta il fatto “di non avere allargato la quarta dose di vaccino alle persone dai 60 anni in su. Noi siamo stati molto restrittivi: over 80 o persone con fragilità”. Così Viola propone il suo punto di vista: “Avremmo dovuto, ma siamo ancora in tempo per farlo, estendere la vaccinazione dai 60 anni in su a chiunque la voglia fare e convincere le persone a recarsi nei centri vaccinali”. La studiosa lancia quindi un appello: “Siamo ancora in tempo perché se domani venisse approvata questa cosa e nel giro di poche ore le persone andassero a vaccinarsi potremmo bloccare questa ondata.