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Bianca Balti si schiera per lo ius scholae, la top model: “Quando si parla di diritti è un’emergenza di tutti”

Pubblicato: 30/06/2022 17:53

Mentre alla Camera è stato deciso il rinvio per lo Ius scholae, fortemente osteggiato dalla Lega, che chiede di bloccare l’Iter del disegno di legge in Parlamento, personaggi del mondo dello spettacolo e Vip si mobilitano insieme ai cittadini perché la politica non neghi anche questo diritto ai figli di persone immigrate.

Ius Scholae: la top model Bianca Balti in prima linea per il riconoscimento del diritto

Il flashmob si chiamava “Italia, ti aspettiamo all’altare” e a organizzarlo era la Rete per la riforma della cittadinanza. Lo scorso 28 giugno, alla vigilia dell’approdo dello ius scholae alla Camera – approdo che al momento si è rivelato fallimentare – nei pressi di Montecitorio a Roma è stato inscenato un matrimonio tra l’Italia e il milione e mezzo di giovani senza cittadinanza. Gli attivisti hanno indossato gli abiti disegnati e donati dalla designer Stella Jean e hanno portato in scena sotto un arco floreale la promessa nuziale. In sottofondo, la musica del dj set Alberto Guidetti (in arte Bebo) de Lo Stato sociale. A fare da testimone è stata Bianca Balti, che alle telecamere di Askanews ha spiegato le ragioni per cui questa battaglia è necessaria. “I diritti – ha detto la top model e attivistasono fondamentali. Quando si toglie il diritto a qualcuno poi bisogna veramente, veramente, spaventarsi e avere paura, perché se i diritti non vengono riconosciuti a qualcuno un giorno verranno tolti anche a noi”. Quindi Bianca Balti ha approfondito l’urgenza di approvare questo provvedimento: “Quando si parla di diritti è un’emergenza di tutti”. Come Ada Urgo Abara – attivista della Rete per la riforma della cittadinanza – ha spiegato alla stessa Askanews, obiettivo del flash mob è “Scambiarci delle promesse: la promessa di non essere più cittadini di serie B, una promessa di poter finalmente votare come i nostri compagni”, di potere andare alle gite, di poter partecipare ai bandi pubblici, di poter essere italiani di fatto e di diritto”.

Bianca Balti: le battaglie della Top model e attivista

Top model italiana tra le più conosciute nel mondo e oggi residente negli Usa, Bianca Balti ha da subito ricevuto premi e riconoscimenti da modella perfino in Giappone. Ma negli ultimi anni ha reso orgogliosa di lei l’Italia intera svelando anche il suo lato più intimo, impegnato e coraggioso. Nel 2015 si impegna a sostenere il lavoro dell’Alto commissariato delle Nazione Unite per i rifugiati e l’anno dopo l’UNHCR le consegna una targa per premiare il suo impegno per i rifugiati. Nel frattempo, il suo impegno cresce su temi di grande delicatezza e importanza sociale. Originaria di Lodi, provincia in cui è stato identificato il primo caso covid in Italia, nel 2020 Bianca Balti legge una “lettera d’amore per Lodi” per esprimere vicinanza e solidarità nei confronti della sua terra di origine. La lettera racchiudeva la dedica: “Lodi è la forza che mi porto dentro e mi dà coraggio.

Negli ultimi anni, la modella è diventata inoltre il volto di alcune battaglie contro le relazioni tossiche e per la libertà del corpo femminile, dichiarando di aver “congelato gli ovociti per diventare mamma al momento giusto e senza un uomo”. Di recente, in seguito all’ennesima sparatoria avvenuta in una scuola in Texas, la modella ha partecipato a una manifestazione contro le armi e ne ha approfittato per mandare un messaggio di secca condanna contro ogni forma di violenza e privazione del diritto. Il post esordiva dicendo “Voltati dall’altra parte; magari avrai il privilegio di non doverci mai guardare” quindi dopo una lunga condanna all’indifferenza verso le discriminazioni e le aggressioni quotidiane contro tutte le minoranze, Bianca Balti aveva chiuso con un invito alla riflessione che può essere adattabile anche allo ius scholae: “Ma davvero deve succedere a qualcuno che amiamo prima che diventi affar nostro??”.

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