Attrice simbolo della rottura di tabù epocali, come il divorzio e il corpo femminile, Stefani Sandrelli si racconta in una lunga intervista al settimanale Oggi. Acqua e anice, l’ultimo film in cui ha recitato, presentato al Festival del Cinema di Venezia in queste ore, è il pretesto per una confessione intima dell’attrice. Alla rivista Oggi, Stefania Sandrelli parla della sua carriera ma soprattutto della “grande tristezza” per la sua vita di coppia.
Stefani Sandrelli e la carriera: l’attrice preoccupata per le prospettive economiche
“Dopo Divorzio all’italiana arrivò la legge sul divorzio, dopo Sedotta e abbandonata quella sul delitto d’onore. Ho portato in scena la libertà”. Parla così Stefania Sandrelli ripensando alla sua carriera, fatta di decine di premi e riconoscimenti. Oggi l’attrice ha 76 anni e continua a essere l’orgoglio del cinema italiano, ma questo mestiere le è costato parecchio: “Sono sempre stata pagata poco, come tutte le attrici – racconta – denuncio da sempre che a noi danno la metà di quel che prendono gli uomini”. E l’attrice sa che smettendo di lavorare dovrà rinunciare al suo tenore di vita, ma soprattutto a un pezzo di anima. Alla domanda che cosa sia il cinema per lei, Sandrelli non ha dubbi: “È la mia vita. L’altra mia famiglia”.
Stefania Sandrelli e il compagno Giovanni Soldati: “Non mi sento amata”
La sua prima famiglia è un po’ più complicata. L’attrice ha due figli, Amanda Sandrelli, nata dalla relazione con Gino Paoli, e Vito Pende, figlio dell’ex marito Nicky Pende. Dopo di lui, da 40 anni ormai, Sandrelli ha come compagno di vita il regista Giovanni Soldati, che non ha mai sposato e con cui sembra le cose non vadano bene da tempo. “Quando si è ammalato – racconta Sandrelli – eravamo da tempo stanchi l’uno dell’altra. Ci sentivamo obbligati a vivere insieme”. L’attrice quindi parla della tristezza e dei sacrifici fatti per stare insieme, in nome di qualcosa che sembra descrivere come un dovere più che un sentimento: “Gli ultimi anni con lui sono stati di rinunce – spiega – All’affetto. A una carezza“. Proprio questa frase porta il settimanale a intitolare l’intervista “Vorrei almeno una carezza”, come da copertina. Le parole di Sandrelli raccontano di una donna che ha sentito sulle sue spalle il dovere di stare a fianco a qualcuno sia per lui che per se stessa: “Si è ammalato, ha avuto bisogno di aiuto – racconta – io non potevo non esserci. Non potevo“. L’attrice racconta di come lei e il compagno si fossero allontanati già prima della malattia, e fossero stati separati “per un paio di mesi” perché lui “se n’è andato di casa”. Quindi la scelta di tornare da Sandrelli dopo l’ospedale: “Ero felice che tornasse da me – spiega Sandrelli – Contro tutto e contro tutti, compresi i miei figli, che mi dicevano che nulla sarebbe cambiato”. Un amore difficile quello che li lega, ma di amore sembra essersi trattato per molto tempo: “La confidenza che c’è con lui non ce l’ho con nessuno, ci capiamo respirando (…) Lo rivorrei con me. Sempre, sempre, sempre, dice Sandrelli”. Ma poi ripensa alle rinunce e spiega: “Forse si è stancato di una donna troppo impegnativa, di essere l’uomo della Sandrelli, ma non posso viverla come una colpa”.