Oggi J Ax sta vivendo un lutto gravissimo e che lo tocca da molto vicino. Una delle persone che lo ha accompagnato nella vita per tanti anni è scomparsa dopo una lunga malattia di cui si sapeva molto poco e che la famiglia aveva tenuto nel riserbo più totale.
J-Ax non si è ancora espresso, nei suoi canali ufficiali, riguardo al lutto che lo ha colpito. Forse, occorre tempo per elaborare un dolore così grande. J Ax ha appena perso un amico, un compagno di avventure, un collega: è infatti morto, a soli 41 anni, Guido Carboniello, musicista dei The Styles e chitarrista che per tantissimo tempo (dal 2007) ha accompagnato J ax nei concerti.
J Ax perde l’amico morto a 41 anni dopo una lunga malattia
Guido Carboniello, da anni, combatteva contro un tumore. Per tanto tempo sembrava che il musicista si fosse messo la malattia alle spalle ma una recidiva comparsa di recente ha avuto la meglio: Carboniello, da giorni, era ricoverato all’Hospice Il Gelso-Fondazione Giuseppina Prima di Erba, vicino a Como.
Ad Erba, Carboniello ci abitava con la famiglia, che fino all’ultimo ha creato una cortina di riservatezza in merito alle sue condizioni. I fan di J ax ora non possono fare altro che salutare colui che avevano imparato a conoscere e che sapevano essere tanto prezioso nella vita di Alessandro Aleotti, in arte J-Ax: “Avrai sempre più stile. Ciao Guido, sei solo dall’altra parte della strada”.
Guido Carboniello, chi era l’amico di J Ax morto di tumore
Musicalmente parlando, Guido Carboniello non era solo il chitarrista di J-Ax: era anche il musicista e frontman dei The Styles. La sua passione della musica era nata tra i banchi di scuola, al Liceo Classico Alessandro Volta di Como, e si era nutrita di sonorità punk rock e brit pop. Per questo aveva scelto uno strumento come la chitarra elettrica. Nel 2005 erano nati i The Styles, che in poco tempo erano diventati abbastanza popolari da aprire i concerti dei Babyshambles, Iggy Pop, gli Eagles of Death Metal, i The Fratellis e Vasco Rossi.
Nel 2007 aveva partecipato alla creazione del singolo +Stile con J Ax ed aveva cominciato a collaborare con la Sony.
Per anni Carboniello aveva scelto di scrivere le sue canzoni solo in inglese, come aveva spiegato nel corso di un’intervista: “Il rock in inglese suona meglio, ogni musica ha le sue radici. Se suonassimo tarantelle scriverei in italiano. E poi è internazionale, mi piace suonare all’estero. Per ora l’Italia ha esportato solo musica estremamente commerciale o estremamente alternativa, ma sarebbe bello poter cambiare un po’ la storia”.