Le drammatiche vicende dello stupro di Palermo ed i suoi sviluppi hanno profondamente toccato l’opinione pubblica e sono molti i personaggi pubblici che sono intervenuti per dire la loro sull’argomento. Tra questi uno che ha toccato più volte la questione è Ermal Meta: il cantante, che ha usato toni che molti hanno condiviso ma che hanno creato un forte dibattito, ha anche raccolto moltissime testimonianze anonime di donne che hanno subito abusi e violenze e che, a distanza di molti anni, si portano ancora appresso le gravi conseguenze di quello che è accaduto.
Il suo lavoro di condivisione ha colpito molte persone e tra queste anche l’attrice Elena Sofia Ricci, che ha anche raccontato di quando la violenza la toccò personalmente.
Lo stupro di Palermo e le testimonianze delle vittime con Ermal Meta
“Eravamo 100 cani su una gatta”: con questa frase e altre dello stesso terrificante tenore sono ormai diventati tristemente celebri i giovani accusati di stupro nel caso della violenza di Palermo di cui è rimasta vittima una ragazza di 19 anni. Ermal Meta ha risposto con alcune considerazioni forti su questa frase (“vi auguro che ognuno di voi cani incontri in carcere 100 lupi che gli facciano capire cos’è uno stupro”) ed una riflessione su quanto la vera punizione a lungo termine sia sempre per la vittima, e si riveli con conseguenze drammatiche che si riflettono sulla sua vita: problemi nella sfera emotiva, fisica, psicologica, sessuale e sociale che spesso non si risolvono.
Gli sono arrivate moltissime testimonianze di survivor che ancora pagano sulla loro pelle il prezzo delle violenze subite.
Elena Sofia Ricci e la testimonianza: fu abusata da bambina
Al suo post di condivisione delle testimonianze anonime ha risposto anche Elena Sofia Ricci, ricordando un episodio vissuto da bambina che lei già in passato raccontò: “La tua anima bella non può essere fraintesa.
A 12 anni tentai di proteggermi con un disegno che avevo fatto, un foglio di carta colorato, dall’abuso di un signore molto grande e molto stimato che conosceva bene la mia famiglia. Ho potuto parlarne solo pochi anni fa. Segni che restano per sempre”.
Ermal Meta ha immediatamente risposto: “Un abbraccio a te che sei una donna coraggiosa”.