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Giorgia Meloni vuole scavalcare Sergio Mattarella? Le insidie della riforma costituzionale

Pubblicato: 05/09/2023 15:24

La riforma costituzionale così come formulata da Giorgia Meloni con l’aiuto della ministra Maria Elisabetta Casellati annullerebbe di fatto, la figura di Sergio Mattarella. Sebbene Antonio Tajani ci abbia tenuto a rassicurare che “il premierato non annullerebbe la figura del presidente della Repubblica”, gli altri partiti non sono convinti. Il “premierato” di cui parla il capogruppo di Forza Italia è si basa sulla legittimazione popolare del primo ministro. In sostanza, il premier, in questo caso, Giorgia Meloni, acquisirebbe dei poteri decisionali dei quali al momento non gode. Parliamo di una proposta di legge che potrebbe arrivare in consiglio dei ministri a metà ottobre.

Giorgia Meloni sorpassa Mattarella?

La Meloni ha spiegato pubblicamente quali sono gli scopi ultimi di questo disegno di legge. La premier ha spiegato che l’obiettivo della riforma sia solamente dare alla cittadinanza la possibilità di votare direttamente il capo del governo. L’idea sarebbe quella di “garantire stabilità” e evitare altre crisi di governo. Sì, ma c’è anche altro. Attribuire poteri aggiuntivi al premier ne rafforza di fatto la figura. Che peso avrà dunque il presidente della Repubblica, se dovesse passare la riforma costituzionale di Giorgia Meloni? Secondo Dagospia, Sergio Mattarella farebbe le valigie.

Il problema del disegno di legge di Giorgia Meloni

La riforma proposta da Giorgia Meloni, soprannominata “ducetta” nel portale di Roberto D’Agostino, andrebbe a scontrarsi con l’architettura istituzionale parlamentare sancita dalla Costituzione italiana, che garantisce potere a Senato e al parlamento. Per rispettare la Costituzione volutamente democratica, va evitato il leaderismo, che tanto piace alla destra italiana. Va detto che Giorgia Meloni non ha ancora chiarito quali poteri aggiuntivi voglia dare al suo ruolo per evitare le crisi di governo. Avrà un primato legislativo? Potrà sciogliere le camere? È ancora tutto da scoprire. Ma intanto cosa ne pensano gli altri partiti?

Meloni non ha la maggioranza per la riforma costituzionale

Va detto comunque che la Meloni non ha i numeri perché passi il suo disegno di legge. Infatti, sia l’opposizione che parte della maggioranza si sono mostrate inamovibili nel mantenere intatte le funzioni chiave del presidente della Repubblica, come garante della coesione nazionale e della Costituzione. I due cardini su cui il Quirinale non transige sono ovviamente la nomina e revoca dei ministri e lo scioglimento delle Camere in capo al premier, che sminuirebbero la figura del presidente della Repubblica. Comunque se ne parla dopo il voto delle Europee, a giugno 2024.