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Strage del treno, quel particolare sconvolgente che cambia tutto

Pubblicato: 06/09/2023 09:01

La Procura di Ivrea è al lavoro per ricostruire i fatti accaduti nella notte dell’incidente ferroviario di Brandizzo. La testimonianza della dirigente della stazione di Chivasso, che ha parlato ieri, martedì 5 settembre 2023, ai magistrati, è stata un tassello fondamentale. C’è anche un altro aspetto però che va chiarito: entrare sui binari prima del via libera è una prassi o un fatto occasionale? Se fosse vera la prima ipotesi, si tratterebbe di una grave mancanza in materia di sicurezza sul lavoro. Ma c’è anche un altro dettaglio che emerge dalle indagini e che riguarda il livello di qualifica delle vittime. Secondo Claudio Papa, segretario generale della Feneal Uil Torino, quattro dei cinque operai morti non dovevano trovarsi lì quella sera.

Strage di Brandizzo, quattro delle cinque vittime non dovevano trovarsi lì: erano operai comuni

I sindacati protestano dopo aver scoperto che alla Si.gi.fer., la ditta che si doveva occupare dei lavori sui binari, quasi tutti i lavoratori (ben 73) hanno la qualifica di operai comuni. Appena 18 sono operai qualificati e 35 sono gli operai specializzati. “Questo vuol dire che hanno il livello più basso, invece sono chiamati a svolgere mansioni per cui non si può essere operai comuni. Avere 73 operai comuni vuol dire che c’è già un problema”, fa sapere Claudio Papa. La Si.gi.fer. avrebbe mandato quattro operai che non avevano le qualifiche per svolgere quella mansione. Si tratta infatti di un cantiere ad alta specializzazione, non un cantiere di routine. Il segretario generale della Fillea Cgil Piemonte ha sottolineato l’importanza della formazione per evitare incidente come questi sul lavoro.

Questa mattina, verrà approfondito anche il modus operandi degli operai della Si.gi.fer. Verrà ascoltato Tonino Laganà, il fratello di Kevin, la più giovane delle vittime, anche lui dipendendo dell’azienda. Altre cose non tornano. Mancherebbe l’aggiornamento di un certificato di sicurezza che sarebbe scaduto 28 luglio, quindi un mese prima dell’incidente. La data di scadenza è riportata nell’Attestazione di qualificazione alla esecuzione di lavori pubblici. Senza quel certificato, non sarebbe stato possibile lavorare quella notte. Anche questa mancanza è una prassi aziendale?