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Scuola, il problema dei precari

Pubblicato: 11/09/2023 09:51

Non sarà diverso dagli altri anni il 2023-2024 per quanto riguarda il problema degli insegnanti precari nella scuola. Ogni quattro, uno è un supplente. Si tratta di una grave mancanza del sistema organizzativo che riguarda concorsi con metodi di selezioni che non garantiscono che si venga scelti in base al merito. Fallace anche il sistema delle assunzioni. E a pagare per queste mancanze sono oltre agli insegnanti esasperati anche gli studenti, soprattutto quelli disabili, che non possono contare sulla stessa figura che li segue ogni anno.

Scuola, ancora troppi precari: cattedre vacanti e insegnanti non specializzati

Una lettera scritta da Denise Romano, 29 anni, maestra lo scorso anno di una primaria dell’istituto Don Bosco a Gela, ha fatto il giro del web. La ragazza chiede scusa ai bambini che, a causa di un sistema controverso, non potrà più rivedere. “Ti chiedo scusa se non ci sarò, anche se la colpa non è mia. Forse ti passerà la voglia di afferrare la matita, fare merenda, girarti dalla parte di chi ti chiama perché per te non sarà più una voce familiare. Ti chiedo scusa se sarai arrabbiata e non lo saprai dire”, si legge. Denise ha spiegato di aver dato disponibilità per “150 scuole, non c’era posto, poi ci sono state delle rinunce, ma l’algoritmo mi ha scavalcata convocando chi era dopo di me”, ha fatto sapere. E chissà per quanto tempo ancora dovrà lavorare come supplente.

Scuola insegnanti precari

Il problema dei precari

Il ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, stima 130mila precari, i sindacati almeno 200mila con 40mila cattedre scoperte, precisa La Repubblica. Le cattedre non mancano. Soltanto che le assunzioni vengono fatte dalle graduatorie cosiddette ad esaurimento (Gae) e di merito, cioè dei vincitori dei passati concorsi. Molti però provengono dal Sud e non se la sentono di cambiare città, trasferendosi al Nord, con uno stipendio iniziale di 1300 euro al mese e rinunciano. Inoltre le maestre, che si formano con laurea a numero chiuso, sono sempre meno.

Su 32.784 posti comuni di ruolo autorizzati dal Mef per stabilizzare i precari ne sono stati assegnati 27.261. Le cattedre assegnate agli insegnanti di sostegno sono state 13.358 cattedre su 18.023. In tutto, dunque, sono state fatte 40.619 assunzioni a tempo indeterminato. Chi non viene assunto, vira su un altro concorso a settembre dell’anno dopo. L’obiettivo fissato dal Pnrr sono 70mila assunzioni nel 2024 con nuove regole. Sarà presente un nuovo bando, il cosiddetto “straordinario ter” per circa 35mila posti nella scuola secondaria aperto a chi ha almeno 36 mesi di servizio o acquisito 24 crediti universitari nelle materie legate alla pedagogia e psicologia.

Più della metà degli insegnanti che mancano, sono quelli di sostegno. Tuttavia mancano le specializzazioni nelle università che garantiscano personale qualificato per il ruolo. Quindi la gran parte dei precari cambia scuola di anno in anno e non è nemmeno specializzato.

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2023 10:41