Il trend dei contagi Covid continua a salire. In Italia, dove ha fatto un nuovo balzo del 44%, ma anche in altri Paesi d’Europa e nel resto del mondo: il virus resta in crescita, con un aumento a livello globale che si attesta a +38% e in Europa a +39%. I dati sono riportati da la Repubblica. Di fronte a tutto questo la macchina della prevenzione dal virus si sta muovendo. Però “senza allarmismi”, precisa il ministro della Salute Orazio Schillaci, che annuncia l’arrivo dei vaccini: quelli aggiornati a mRna e quelli tradizionali proteici. Arriveranno, garantisce il ministro, già la prossima settimana.
Covid, il ministro Schillaci: “I numeri sono aumentati, ma niente allarmismi”
“I numeri sono aumentati, ma è un dato in linea con le nostre aspettative”, tranquillizza il ministro della Salute. “Veniamo da un periodo estivo in cui c’è stato un grosso movimento di persone”, aggiunge, anticipando che i casi potrebbero aumentare ulteriormente a causa dell’apertura delle scuole. “Siamo tranquilli, non c’è nessun allarmismo – conclude -. I dati che più ci interessano sono quelli delle persone che si ricoverano e, ancora di più, quelli dei pazienti che finiscono in Terapia intensiva. Questi dati sono trascurabili, quindi siamo sereni e fiduciosi”.
Covid, Lopalco: “In arrivo un’epidemia stagionale”
“Visto l’aumento dei contagi in atto, il rischio di infettarsi esiste, ma possiamo cautelarci – spiega l’epidemiologo Luigi Lopalco -. Quella che stiamo iniziando a vedere la possiamo chiamare epidemia stagionale, che arriverà con forza nelle prossime settimane. Anche questa estate il virus SARS-CoV-2 è circolato, ma a bassa intensità. Perché? A differenza degli anni scorsi si è affermata una immunità nella popolazione, quindi la quota di persone suscettibili ora è più bassa. In sostanza il virus sta cercando la sua strada per raggiungere la soglia epidemica, lo fa sincronizzandosi sulle stagioni fredde”, riporta sempre la Repubblica.
Chi deve vaccinarsi e perché
Nelle parole di Lopalco l’esortazione a vaccinarsi è evidente. Ma perché bisognerebbe farlo e ci sono categorie per cui è particolarmente consigliato? “Alla domanda “chi può fare vaccini?” la risposta dell’epidemiogo è che “sono autorizzati all’uso dai 6 mesi di vita in su”. “Nel momento in cui arriveranno – precisa -, avremo sia i vaccini a mRna, sia quelli più tradizionali: i proteici. Ma, a prescindere da quale preparato si sceglierà, le indicazioni all’uso portano alla definizione di una categoria di persone che sicuramente deve avere la priorità perché dalla malattia potrebbe avere conseguenze più serie. Sono indicate dalla circolare dal ministero: over 60, donne in gravidanza, operatori sanitari e chiuque altro fra 6 mesi e 60 anni che abbia una patologia che lo espone a malattia grave. A costoro il vaccino sarà offerto gratuitamente. Anche se il ministro Schillaci ha prospettato il fatto che la gratuità riguarderà tutti”.