Alika Ogorchukwu aveva fatto un gesto di surreale banalità e inoffensivi quando, mentre chiedeva l’elemosina a Filippo Ferlazzo, il 29 luglio 2022, aveva toccato il braccio di sua moglie.
Tanto era bastato perché Ferlazzo esplodesse in un attacco d’ira: in un secondo aveva preso la stampella che Alika usava per camminare e lo aveva massacrato di colpi, per poi ucciderlo a mani nude, sul marciapiede, davanti a tutti.
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Alika ucciso a mani nude, sua moglie: “Mio marito nero quindi nessuno lo ha aiutato”
Un’aggressione cieca, furibonda e totalmente insensata che aveva portato alla morte dell’uomo mentre vicino a loro tutti guardavano -qualcuno faceva foto o filmava- e nessuno interveniva. Subito dopo l’omicidio Charity Oriakhi, moglie di Ogorchukwu, aveva detto:”Se per terra ci fossero stati due bianchi, la gente sarebbe intervenuta. Ma invece mio marito era nero e quindi nessuno lo ha aiutato”.
Il video dell’aggressione:
Di poco fa è la notizia della sentenza per quell’omicidio efferato: Ferlazzo è stato condannato a 24 anni di carcere, una pena di poco inferiore a quanto chiesto dall’accusa, ovvero l’ergastolo (nel suo caso equivalente a 30 anni di carcere).
La legale Bizzarri: “Ferlazzo sta male”, chiesta pena alternativa
Roberta Bizzarri, legale di Ferlazzo, aveva chiesto che la pena -perché la condanna era scontata, al di là del numero di anni- fosse tramutata in pena alternativa, perché “Ferlazzo sta male”. La richiesta non è stata accolta.
L’imputato, subito dopo la lettura della sentenza, ha fatto un commento che ha fatto discutere: “Ho avuto solo sei anni di sconto”. Una frase che, riporta Repubblica, la sua legale ha spiegato in questo modo: “Filippo lo avevo preparato anche all’eventualità di una condanna all’ergastolo che nella sua mente equivale a 30 anni di reclusione e quindi, la sua è una battuta che vale per quello che vale”.