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Manovra, Meloni tenta una mossa azzardata per evitare sanzioni in primavera da parte di Bruxelles

Pubblicato: 27/09/2023 10:11

Come da tradizione settembre porta il dibattito sulla manovra, che i governi italiani tendono a gestire in ritardo sui tempi di marcia. Questa volta si aggiunge una complicazione: dall’Europa arrivano avvertimenti netti che potrebbero mettere in difficoltà il governo Meloni.

Bruxelles mette le mani avanti: “Porcedure per disavanzi eccessivi nella primavera del 2024”

È tempo di legge di Bilancio e Roma ha già fatto partire le trattative con Bruxelles e quello che cambia rispetto agli altri anni è l’atteggiamento europeo, che tendenzialmente in questa fase è di mera formalità e che si spinge invece a mettere le mani avanti con un’Italia che sembra voler tentare mosse azzardate. “La Commissione” ha infatti dichiarato la Commissione Europea, come riporta Repubblica “ha dichiarato che proporrà al Consiglio di avviare, nella primavera del 2024, procedure per i disavanzi eccessivi

basate sul disavanzo in base ai dati di consuntivo per il 2023. L’Italia dovrebbe tenerne conto nell’esecuzione del bilancio 2023 e nella preparazione del documento programmatico di bilancio per il 2024”.

L’intenzione di Meloni e Giorgietti potrebbe essere quella di chiedere sia la ratifica del Mese che la riforma del Patto di Stabilità, ma da Bruxelles arrivano richieste stringenti: ridurre il disavanzo sotto il 3% del Pil e portare il saldo strutturale allo 0,7% del Oil nel 2024, nonché, in generale, “assicurare una politica di bilancio prudente, in particolare limitando a non più dell’1,3% l’aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024”.

La prudenza sembra invece l’ultimo pensiero del governo Meloni, che si sembra affidare al fatto che il mandato di Von Der Leyen sia agli sgoccioli e che quindi in primavera potrebbe non avere modo di concentrarsi sulle sanzioni per l’Italia