Vai al contenuto

Danimarca, spirali impiantate senza consenso alle donne per anni: scoppia la bomba, ora chiedono i danni

Pubblicato: 03/10/2023 17:14

Tra gli anni ’60 e gli anni ’70 la Danimarca avrebbe cercato di sterilizzare la popolazione femminile Inuit: attraverso l’inserimento senza previo consenso di spirali e addirittura di isterectomie, moltissime donne avrebbero vissuto un annullamento della loro capacità riproduttiva e gravi conseguenze a carico dell’apparato riproduttore, con dolori lancinanti e disagi di ogni sorta. Ora, mezzo secolo dopo, moltissime donne -ma pochissime, rispetto a quelle che nella totalità avrebbero subito tali danni.

Il boom delle nascite e le pratiche mediche senza consenso

Copenaghen aveva una vera e propria missione: dimezzare la popolazione Inuit. Nell’arco di pochi anni mise in piedi la Danish coil Campaign, nata dall’esigenza di tenere sotto controllo l’incremento della popolazione danese. Si era infatti verificato in quegli anni un boom delle nascite: il miglioramento delle cure ed un conseguente aumento della fertilità, delle possibilità di sopravvivenza di adulti e bambini aveva portato ad un aumento della popolazione che il governo sentiva di dover limitare. La soluzione fu, a quanto pare, operare una sterilizzazione non autorizzata delle giovani donne inuit: 4500 per l’esattezza. Il Fatto Quotidiano ha riportato la storia di Naja Lyberth, ora psicologa e attivista, a cui venne impiantata la spirale quando aveva 13 anni, nel corso di una visita medica a scuola. A quanto pare né lei né i suoi genitori furono avvisati della pratica e ciò accadde a moltissime altre donne: nel 2022 il podcast Spiralkampagnen (la campagna della spirale) raccontò la storia di queste donne.

Ora chiedono i danni, ma alcune di loro sono molto vecchie

Oggi sono 67 le donne che hanno avanzato al governo danese una richiesta di risarcimento di 300mila corone (circa 40mila euro). La vicenda è ora in mano ad una commissione di indagine indipendente: il suo lavoro dovrebbe terminare nella primavera del 2025, ovvero troppo tardi secondo molte delle donne coinvolte: alcune di loro hanno già 80 anni o di più.

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2023 01:53