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Mestre, bus precipita dal cavalcavia e finisce su rotaie del treno: almeno 21 morti, anche 2 bambini (VIDEO)

Pubblicato: 03/10/2023 21:12

Gravissimo incidente a Mestre: un autobus è precipitato dal cavalcavia finendo sulla rotaia della linea ferroviaria Mestre-Venezia facendo un volo di 30 metri ed ha preso fuoco: i numeri non sono ancora chiari ma le fonti locali per ora parlano di almeno 20 morti, tra cui due bambini e l’autista del mezzo. L’Usl3 Venezia ha attivato il protocollo “grandi emergenze” data la gravità della situazione: nel frattempo sta salendo il bilancio dei feriti, che potrebbero essere addirittura 15 e alcuni dispersi, forse 4 o 5.

Il video dei soccorsi:

Luigi Brugnaro, sindaco di Mestre, ha pubblicato un messaggio di cordoglio sui social: “Un’immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità. Ho disposto subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell’autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole”.

Sul posto ci sono almeno 50 ambulanze. Secondo quanto riportato da TgCom un vigile del fuoco, allontanatosi dal luogo dell’incidente, avrebbe commentato. “Ci sono già tanti morti, troppi”.

Nel frattempo sono arrivate le parole di cordoglio della Presidente Giorgia Meloni: “Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia”. Antonio Tajani, FI, ha dichiarato: “Sono vicino alle famiglie delle vittime coinvolte nell’incidente a Mestre. Ringrazio forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e operatori sanitari per i soccorsi immediati. Solidarietà alla città di Venezia e all’amministrazione comunale che ha già dichiarato il lutto cittadino”.

Il video sul luogo dell’incidente:

Il bus portava una comitiva di turisti, Zaia: Tragedia di enormi proporzioni”

Secondo le prime ricostruzioni il bus stava portando un gruppo di turisti che avevano passato la giornata a Venezia fino al campeggio di Marghera del quale erano ospiti. L’autobus non era dunque un mezzo di linea bensì un veicolo noleggiato. A quanto pare molti dei presenti a bordo erano rifugiati ucraini. A bordo anche molte famiglie di stranieri. Il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, ha diramato un comunicato di cordoglio: “È una tragedia dalle enormi proporzioni: il bilancio, provvisorio, parla di almeno 21, vittime e di più di 20 persone ricoverate negli ospedali del Veneto molte delle quali in gravissime condizioni. ” Il governatore continua: “È stata immediatamente attivata l’intera rete del SUEM 118 del Veneto. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Mestre, Mirano, Padova e Treviso. Sono state impiegate più di 20 ambulanze e sul posto è stato fatto convergere anche l’elisoccorso di Treviso. Le vittime e i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani: sono ancora in corso le operazioni di estrazione e riconoscimento delle salme, ad opera dei Vigili del Fuoco, della questura e dei sanitari, che ringrazio per i loro sforzi. Esprimo sin da ora il cordoglio dell’intera Regione Veneto a tutte le famiglie che in queste ore stanno vivendo un pesantissimo lutto o sono provate dalle condizioni dei loro cari feriti. Ho chiesto all’intera nostra sanità di mettere in campo ogni risorsa possibile per prestare il massimo dell’assistenza”.

Le cause dell’incidente

Quel che è certo è che l’autobus è precipitato da oltre 10 metri, schiantandosi al suolo. Non è chiaro per quale motivo il pullman, che viaggiava lungo un tratto rettilineo e privo di ostacoli, sia finito fuori strada: se per un guasto meccanico o per altre ragioni. La prima ipotesi è stata quella di un malore del conducente, ma si è fatta anche largo la possibilità che un piccolo incendio si sia sviluppato a bordo del bus prima della fatale sbandata.

Secondo le prime informazioni, l’autobus sarebbe stato un mezzo privato in servizio navetta dal Camping Hu di Marghera; molti i turisti stranieri che sarebbero stati a bordo: ucraini, tedeschi
Nel primo tratto, in discesa, del cavalcavia «Rizzardi» della bretella che da Mestre porta a Marghera, verso l’autostrada A4, il bus – per cause ancora da accertare – ha sfondato il parapetto.
Il pullman, che procedeva a velocità non elevata, è finito tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, e ha toccato i cavi dell’alta tensione: a quel punto, secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco di Venezia, ha preso fuoco. Alcune delle prime vittime recuperate sarebbero state trovate carbonizzate. Secondo quanto dichiarato dal direttore generale del Comune di Venezia Morris Cerron, l’autobus «era nuovissimo, ad alimentazione ibrida» gasolio-metano.

Parenti arrivati al campeggio, molte vittime già identificate

Non si sono registrati altri decessi nella notte, ma sono 4 le persone che si trovano al momento in terapia intensiva. Molti dei parenti delle vittime e dei feriti sono arrivati nelle ultime ore al campeggio dove i turisti erano ospiti, e il gruppo Human Company, che possiede il campeggio, sta fornendo massima disponibilità affinché i parenti possano essere aiutati e fornire assistenza ai feriti. Il Comune di Venezia offrirà anche aiuto psicologico.

Il bus è al momento sotto sequestro e nel corso della giornata verranno effettuati esami medico legali, nonché un approfondito riesame di quanto accaduto. Il procuratore capo di Venezia Bruno Cerchi ha comunicato. “Noi allo stato non siamo in grado di fare una ricostruzione precisa degli avvenimenti. Oggi disporremo un’attività medico-legale, sia per attività ordinaria di controllo sia anche perché possiamo immaginare che vi sia qualche soggetto privo di documenti e dobbiamo provvedere ad acquisire tutti gli elementi necessari per l’identificazione”.

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Ultimo Aggiornamento: 05/10/2023 01:53