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Processo stupro Palermo, parla la 19enne: “Ecco cosa mi hanno fatto”

Pubblicato: 03/10/2023 19:42

A tre mesi dalla tragica notte del 7 luglio, la 19enne vittima del presunto stupro di gruppo ha raccontato le ore drammatiche che ha vissuto, durante l’incidente probatorio davanti al Gip. La giovane ha parlato per oltre sei ore, ribadendo le sue accuse contro il gruppo che avrebbe abusato di lei lontano dal centro di Palermo. “Non furono rapporti consensuali“, ha sottolineato.

Stupro Palermo, la giovane racconta: l’incontro con Angelo Flores, poi l’arrivo del gruppo

Durante l’incidente probatorio, la giovane ha raccontato la sua versione in un’aula del Tribunale di Palermo, mentre i sette indagati, attualmente detenuti, erano in un’altra stanza. L’unico minorenne tra gli indagati sarà giudicato separatamente dal giudice dei minori.

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La 19enne, che ora vive in una comunità protetta lontano da Palermo, è stata accompagnata in tribunale dal fidanzato. Durante la sua testimonianza, una psicologa era al suo fianco. Ha raccontato di voler passare la serata solo con Angelo Flores, il più grande del gruppo e una sua precedente conoscenza. Tuttavia, la serata ha preso una svolta oscura quando il gruppo l’ha allontanata da un locale della Vucciria. Secondo la giovane, Flores avrebbe filmato l’abuso e condiviso il video con gli amici. Ha anche parlato delle botte ricevute e delle sue richieste di aiuto ignorate dai passanti.

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La ragazza parla delle percosse, gli indagati rumoreggiano in aula

Durante la testimonianza, alcuni degli indagati hanno mostrato segni di insofferenza, specialmente quando la giovane ha parlato delle presunte percosse. Il Gip ha interrotto le domande dei legali degli indagati riguardanti le abitudini sessuali della giovane, definendole inappropriate.

Ora si attende la mossa della procura, che potrebbe chiedere un giudizio immediato per tutti gli indagati. In risposta, i legali potrebbero presentare una richiesta di giudizio abbreviato, portando avanti la tesi secondo la quale la vittima sarebbe “poco credibile”. La vicenda continua a tenere banco e a scuotere l’opinione pubblica, in attesa delle prossime mosse legali.

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2023 01:53