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Giorgia Meloni: “Siamo tutt’altro che isolati dall’Ue”

Pubblicato: 05/10/2023 14:31
Giorgia Meloni contro la Germania: nel tentativo di stabilire rapporti sempre meno tesi nel quadro europeo in merito alla gestione dei migranti, Giorgia Meloni trova un’altra persona a cui destinare il suo disappunto: Olaf Scholz, cancelliere tedesco, al quale ha inviato nella giornata di sabato ha inviato una lettera di disaccordo nei confronti delle politiche tedesche con le Ong. Giorgia Meloni ha parlato di “stupore” per via della decisione del governo tedesco di sostenere ed aiutare le Ong. La lettera di Giorgia Meloni parla chiaro: “Caro Olaf, come sai, in queste settimane il Governo italiano è impegnato in prima linea nel fare fronte ad una pressione migratoria eccezionale. Tale impegno si esprime sia sul fronte interno per dare il massimo sostegno alle regioni italiane più coinvolte, a partire dall'Isola di Lampedusa, sia su quello internazionale, dove abbiamo moltiplicato i contatti, da ultimo a New York, con i Partner internazionali ed i Paesi di origine e transito nonché con le Istituzioni e gli Stati membri Ue. Particolarmente importanti sono stati la visita della Presidente della Commissione Europea von der Leyen a Lampedusa lo scorso 17 settembre e i progressi concreti nell'attuazione del Memorandum d'intesa UE-Tunisia che ne sono scaturiti. In tale contesto, ho appreso con stupore che il Tuo Governo - in modo non coordinato con il Governo italiano - avrebbe deciso di sostenere con fondi rilevanti organizzazioni non governative impegnate nell'accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare Mediterraneo”. Secondo Meloni le nazioni Ue si dovrebbero interessare a costruire soluzioni per gestire il fenomeno migratorio: “Ritengo che gli sforzi, anche finanziari, delle Nazioni UE interessate a fornire un sostegno concreto all’Italia dovrebbero piuttosto concentrarsi nel costruire soluzioni strutturali al fenomeno migratorio, ad esempio lavorando ad un’iniziativa Ue con i Paesi di transito della sponda sud del Mediterraneo, che peraltro necessiterebbe di risorse inferiori rispetto a quella da tempo in essere con la Turchia”.

Nel corso del summit della Comunità Politica Europea tenutosi ieri a Bruxelles, la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha annunciato con soddisfazione un accordo raggiunto sulla posizione negoziale relativa al regolamento sulle crisi migratorie. L’accordo, definito dalla Meloni come un testo che soddisfa appieno le esigenze italiane, sembra delineare un cambiamento di rotta significativo nella politica europea riguardante la gestione delle migrazioni.

Giorgia Meloni: “Siamo tutt’altro che isolati”

“Sono contenta del fatto che credo si sia dimostrato che siamo tutt’altro che isolati, in questa trattativa,” ha dichiarato la presidente del Consiglio a margine del summit. Il suo commento sottolinea l’importanza della collaborazione e dell’apertura al dialogo tra gli stati membri dell’Unione Europea nella definizione di politiche comuni sulla questione migratoria.

La Meloni ha evidenziato che, nonostante le divergenze iniziali, la percezione e gli intenti dell’Europa sulla materia delle migrazioni sembrano evolversi verso una linea più pragmatica e orientata alla legalità. Nel suo intervento, ha sottolineato l’impegno comune nel contrastare i trafficanti, fermare l’immigrazione illegale e gestire in modo ordinato quella legale, riconoscendo che questa è l’unica strada per garantire una vita dignitosa alle persone coinvolte. “Bene o male, la percezione e gli intenti dell’Europa sulla materia della migrazione stanno evolvendo verso una linea più pragmatica, di legalità, che vuole combattere i trafficanti, che vuole fermare l’immigrazione illegale e gestire l’immigrazione legale. Che è l’unico modo anche per dare alle persone una vita dignitosa”.

Tutti i Paesi impegnati nel problema delle migrazioni

La leader italiana ha anche espresso apprezzamento per l’impegno della Commissione Europea sulla dimensione esterna delle migrazioni. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di accelerare i tempi, affermando che “si può fare sempre meglio” e che bisogna lavorare per “correre un po’ di più”.

Il dibattito sul patto di immigrazione e di asilo, secondo la Meloni, ha preso una piega positiva durante il summit. La dimensione esterna delle politiche migratorie è stata identificata come un’area in cui c’è ancora margine per migliorare e accelerare l’azione dell’Unione Europea.

In conclusione, l’accordo di Bruxelles rappresenta un passo avanti significativo nella definizione di una politica comune europea sulle crisi migratorie. La dichiarazione di Giorgia Meloni riflette un atteggiamento costruttivo e l’ottimismo riguardo all’evoluzione della posizione europea su una delle sfide più complesse e delicate del nostro tempo. Resta ora da vedere come questo accordo si tradurrà in azioni concrete e quali saranno gli sviluppi futuri nella gestione delle migrazioni in Europa.