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Treni, sanzioni più dure per chi viola i diritti dei pendolari

Pubblicato: 05/10/2023 14:18
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Per i pendolari del trasporto ferroviario potrebbe essere l’inizio di una nuova fase in cui le compagnie, ma anche i tour operator e i gestori delle stazioni, verranno sanzionati in modo più pesante per ogni volta che violeranno i diritti dei passeggeri. E’ quanto riporta oggi Repubblica, annunciando che l’autorità dei trasporti Art ha approvato il nuovo regolamento sanzionatorio. Era il passaggio finale per poter applicare anche in Italia il regolamento europeo 782, una vera e propria riforma del settore, di cui Repubblica aveva parlato nel giugno scorso. Pendolari, ecco le novità

L’autorità non ha stabilito l’entità delle sanzioni. Quel compito spetta al Parlamento ed è stato portato a termine lo scorso 10 agosto con la legge 103. Per fare alcuni esempi, se prima nella maggior parte dei casi le sanzioni andavano tra i duemila e i diecimila euro, la nuova legge prevede tra i cinquemila e i 50mila euro per molti disservizi. Tra questi, scrive sempre Repubblica, soppressioni di treni senza informare in modo adeguato la clientela; in caso di ritardo superiore ai 60 minuti prevedibile prima della partenza, mancato rimborso a chi rinuncia o riprotezione su un altro treno; mancato indennizzo (25% del prezzo del biglietto per ritardi sopra i 60 ed entro i 119 minuti; 50% del prezzo in caso di ritardo pari o superiore ai 120 minuti); tariffe e condizioni discriminatorie, in base alla nazionalità o al Paese dell’impresa; limitazioni al diritto di trasportare a bordo le biciclette; mancata assistenza in caso di ritardo o di cancellazione del treno; informazioni su arrivi e partenze non chiare o non aggiornate; mancati risarcimenti per lesioni al passeggero.

Altre due novità introdotte dal regolamento, fanno sapere dall’autorità, è che Art avrà il potere di ordinare alle imprese di interrompere una condotta che viola le norme; non solo: potrà ordinare alle società di modificare le condizioni generali di trasporto, se queste contengono clausole che restringono i diritti dei passeggeri. E per chi non si adegua è prevista una stangata: da 500 euro a duemila euro per ogni giorno di ritardo.

Come far rispettare i propri diritti

Il primo passo per far sanzionare una società di trasporto ferroviario, tour operator o gestore di stazioni è il reclamo. Dev’essere fatto entro tre mesi dal disservizio e la risposta motivata deve arrivare entro un mese dalla ricezione. Le aziende che non rispondono sono passibili di sanzione tra i mille e i cinquemila euro. Solo a questo punto, in caso di non risposta o risposta non risolutiva, il passeggero può rivolgersi con un reclamo all’Art, che farà partire il procedimento. Ma l’autorità potrà anche agire d’ufficio, ad esempio partendo da una notizia apparsa sui media.
Non bisogna dimenticare che i reclami servono a far sì che Art possa sanzionare le imprese. Chi chiede un rimborso o un indennizzo deve invece aprire una controversia direttamente con la società. Si può fare online e in via extragiudiziale.

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2023 15:51