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Deride il collega gay, Gardaland licenzia manager

Pubblicato: 06/10/2023 09:13

Licenziato in tronco per aver deriso un collega omosessuale. E’ accaduto a Gardaland, il noto parco divertimenti in provincia di Verona.

Gardaland, il manager: “Tieni i soldi, principessa”

“Tieni i soldi, principessa”. O anche “ricchione”. E’ così che un manager di un ristorante di Gardaland insultava e derideva uno dei cassieri dello stesso locale, un uomo di 37 anni, omosessuale.

I vertici del ristorante hanno licenziato in tronco il manager per non aver “rispettato la dignità e l’orientamento sessuale” del collega con “inammissibili atti di derisione” e per altre infrazioni al codice comportamentale del Parco, come rivolgersi in modo “fortemente sgarbato ai clienti”. Lo riporta Repubblica. Il manager ha provato a presentare ricorso al Tribunale civile di Verona. I giudici però hanno rigettato la sua richiesta: i fatti, per i magistrati, sono “un’offesa alla dignità personale e all’orientamento sessuale”.

Gardaland, condannato anche un cameriere

Con la stessa sentenza la giudice Paola Vacca ha anche condannato a due anni di reclusione con la condizionale un ex cameriere dello stesso locale per falsa testimonianza perché ha negato davanti al giudice di aver chiamato e sentito chiamare “principessa” il collega. Un racconto sconfessato dalle versioni degli altri dipendenti del ristorante che, anzi, davanti al giudice civile Alessandro Gasparini, hanno affermato di averlo sentire “denigrare a parole e irridere a gesti” il cassiere.

Repubblica riporta, poi, il racconto dell’uomo, vittima degli insulti omofobi, che si è rivolto ai suoi superiori: “Io ero alla cassa, ero inizio servizio, la gente stava entrando in quel momento. Mentre stavo alla cassa, arriva E. (il cameriere condannato, ndr) che mi portava gli scontrini con i soldi, io dovevo dare il resto delle bevande extra e mi dice, allungandomi uno scontrino coi soldi, ‘tieni principessa’”, racconta. “Io”, prosegue, “mi giro di istinto a guardarlo e vedo che c’è il manager che guardando E. muove le mani in modo femminile per prendermi in giro, facendo una risatina e ripetendo la parola ‘principessa’ per poi girarsi verso di me dicendomi: ‘Vai avanti a fare il tuo lavoro, muoviti’”.

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