
Le recenti violenze in Israele hanno portato a un immediato rafforzamento delle misure di sicurezza in Italia. Una circolare firmata dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, sottolinea la necessità di intensificare la vigilanza e la sicurezza, in particolare per gli obiettivi diplomatico-consolari, religiosi, culturali, economici e commerciali israeliani, ebraici e palestinesi.
Vertice a Palazzo Chigi
Gli Uffici di gabinetto e le Digos sono stati incaricati di implementare l’attività informativa per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. La sicurezza potrebbe variare tra “statica” e “dinamica”, a seconda della valutazione dell’obiettivo. Ambasciate, consolati, templi, sinagoghe, scuole e aziende con legami nel Medio Oriente sono ora sotto stretta sorveglianza, così come gli aeroporti con sportelli delle compagnie aeree interessate.
Un vertice a Palazzo Chigi, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, ha analizzato la situazione, convocando ministri e responsabili dell’intelligence per discutere delle misure di sicurezza da adottare nei luoghi simbolici.
Nonostante non ci siano informazioni specifiche su possibili minacce terroristiche, l’Italia ha deciso di aumentare la vigilanza per proteggere la comunità ebraica. Circolari sono state inviate ai prefetti e ai questori per sensibilizzarli sulla situazione.
Roma, in particolare, è al centro dell’attenzione. Luoghi come il Ghetto ebraico, la sinagoga e le ambasciate sono considerati punti sensibili e sono sotto osservazione. Dopo l’attacco in Israele, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha convocato una riunione per discutere delle misure di sicurezza da adottare per proteggere i luoghi simbolici israeliani e palestinesi.
La zona più a rischio
La zona del ghetto di Roma è particolarmente in allerta, in quanto domani ricorre l’anniversario dell’attentato del 9 ottobre 1982, in cui perse la vita il piccolo Stefano Gaj Taché. La sicurezza è stata rafforzata attorno alla sinagoga e nelle vicinanze dell’ambasciata israeliana.
Il ministero degli Esteri israeliano ha messo in allerta tutte le missioni diplomatiche nel mondo, chiedendo ai diplomatici di rimanere al sicuro e di evitare di uscire senza un permesso speciale.
In conclusione, l’Italia ha adottato misure preventive per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e dei luoghi simbolici, in risposta alle recenti tensioni in Israele.